Rifugi, Biancofiore chiede il ritiro dell’accordo sulla toponomastica

La mozione anti-italiana approvata coi voti Svp diventa un caso nazionale. Il sottosegretario si appella ai ministri Del Rio e Alfano



La questione della mozione sui rifugi presentata da Sven Knoll e approvata coi voti della Svp nell’ultima seduta del consiglio provinciale diventa un caso nazionale che coinvolge direttamente il governo. Furiosa il sottosgretario Michaela Biancofiore che invita ufficialmente il ministro Del Rio a ritirare l’accordo sulla toponomastica. La mozione, infatti, invita la giunta provinciale a cancellare la dizione italiana dei rifugi e di vietare l’esposizione del tricolore.

«Come avvenuto con l’accordo Fitto – Durnwalder ,superato poi dalla legge provinciale del 2012 , ancora una volta la Svp per inseguire elettoralmente l’estrema destra tedesca , tradisce anche la lettera e lo spirito dell’accordo Del Rio- Durnwalder finalizzato non solo al ripristino della toponomastica bilingue ma al rispetto della lettera dello Statuto d’Autonomia, della Costituzione e alla salvaguardia di una vera convivenza».

»La solita Volkspartei che si comporta come i giocatori delle tre carte alla napoletana, non si è resa conto di aver stufato tutti con favoritismi e privilegi tipo quello della straniera Mawe e con costanti violazioni di patti che non mantiene mai. Furbizie e sotterfugi hanno stufato tutti gli altoatesini , italiani , tedeschi e ladini che vorrebbero vivere in pace e parlare una sola lingua: quella internazionale dell’economia. Oggi stesso, alla luce dell’ennesima inutile e superflua provocazione sui rifugi di montagna passati alla provincia e “ripuliti etnicamente” della lingua dello Stato italiano, chiederò al Ministro Del Rio e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano nonché vice premier, di ritirare firma dall’accordo e di far immediatamente ripristinare dagli alpini tutti i cartelli di montagna in italiano e in tedesco e fosse possibile anche nella lingua mondiale, l’inglese, secondo quanto stabilito dalla Costituzione italiana e dallo Statuto d’Autonomia».













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità