Rifugi, cinque concessioni da assegnare

Venti resteranno agli attuali gestori. In ballo Ponte di Ghiaccio, Petrarca, Zsigmondy-Comici, Vedretta Piana e Roma


di Davide Pasquali


BOLZANO. Si sono concluse le prime gare per la gestione dei rifugi alpini di proprietà della Provincia. Assegnate venti strutture su ventuno: il vincitore è sempre risultato il gestore attuale. Il bando pubblico, suddiviso in tanti lotti quanti erano i rifugi da assegnare, prevede una concessione triennale prorogabile di altri tre anni per garantire la pianificazione degli investimenti.

“I rifugi sono una parte fondamentale del marchio turistico Alto Adige nonché un vero e proprio biglietto da visita del nostro territorio – sottolinea il presidente Kompatscher – ed è quindi importante che nella gestione venga data grande attenzione alla qualità. Proprio per questo motivo, nei bandi, abbiamo dato grande peso alle caratteristiche di ogni struttura e ai criteri legati alla qualità”.

Dal punto di vista economico, l’ammontare degli introiti annuali per le casse della Provincia è di 218 mila euro, ma i canoni di concessione variano da rifugio a rifugio in considerazione di posizione, raggiungibilità, dimensioni, numero di visitatori e numero di posti letto.

Al termine della procedura avviata in ottobre con l’accompagnamento di Cai e Avs, la commissione che si è occupata dei bandi ha deciso di assegnare 20 dei 21 rifugi agli attuali gestori: si tratta dei rifugi Gino Biasi al Bicchiere (Racines), Brigata Tridentina (Predoi), Porro (Selva dei Molini), Serristori (Solda), Forcella Vallaga (Varna), Bergamo al Principe (Tires), Fronza alle Coronelle (Nova Levante), Vicenza (Santa Cristina), Giogo Lungo (Predoi), Cima Fiammante (Parcines), Cima Libera (Racines), Payer (Solda), Firenze al Cisles (Santa Cristina), Città di Milano (Solda), Genova (Funes), Vittorio Veneto al Sasso Nero (San Giovanni in valle Aurina), Vedretta Pendente (Racines), Pio XI alla Palla Bianca (Curon Venosta), Nino Corsi (Martello) e Plan (Moso in Passiria).

Solo per tre dei ventuno rifugi messi a concorso si sono presentati più offerenti, mentre non sono state ancora assegnate le concessioni per i rifugi Ponte di Ghiaccio (Lappago), Petrarca all’Altissima (Moso in Passiria), Zsigmondy-Comici (Sesto Pusteria), Vedretta Piana (Racines) e Roma (Riva di Tures). L’unico bando andato a vuoto è quello de Rifugio Borletti di Trafoi. La documentazione presentata è stata giudicata incompleta dalla commissione e una nuova gara verrà bandita nelle prossime settimane.

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