Rifugi, Durnwalder accelera per la gara Cai e Avs lo fermano

Il governatore: i gestori dei 24 rifugi vorrebbero mani libere Broggi e Simeoni: «Si al rinnovo annuale, poi società mista»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Sui rifugi Durnwalder ci riprova. Il governatore altoatesino ha detto ieri a chiare lettere di dover intervenire (per una questione di tempi da rispettare) prima dell’insediamento di Arno Kompatscher. «I gestori delle 24 strutture passate nel 2011 dallo Stato alla Provincia chiedono di poter intervenire su porte, finestre e tetti che cadono a pezzi e, ovviamente, preferirebbero un bando pluriennale ad una proroga annuale. Entro poche settimane dobbiamo fare chiarezza e dare loro una risposta. Anche per questo intendo incontrare i presidenti di Cai e Avs entro la prossima settimana».

Ricostruzioni e risanamenti. In attesa di arrivare a una soluzione condivisa, la giunta provinciale aveva già deciso di prorogare fino a fine 2013 i contratti di gestione in scadenza con gli attuali affittuari. Tre rifugi dovranno essere ricostruiti ex novo con una spesa attorno ai 7 milioni di euro, mentre per i restanti 21 sono previsti interventi di risanamento con un costo stimato in complessivi 10-11 milioni. Per quanto attiene le ristrutturazioni la giunta intende avviare una stretta collaborazione con gli stessi gestori, che in una sorta di partnership pubblico-privato potranno accollarsi i costi degli interventi di risanamento e in contropartita gestire il rifugio senza versare il canone di locazione (fino al totale ammortamento dell’investimento).

Il bando pluriennale. «Gli attuali gestori sono disponibili a valutare questa opzione ma prima di effettuare investimenti nella manutenzione dei rifugi vogliono garanzie sulla futura gestione pluriennale. Non si accontentano delle proroghe», ha sottolineato il presidente Durnwalder a margine della seduta di giunta. Per questo ieri l'esecutivo ha dato mandato al presidente di riunire attorno a un tavolo - probabilmente la prossima settimana - Cai e Alpenverein «per approfondire le strade della proroga agli attuali gestori, per discutere del bando di gara per la riassegnazione e valutare eventuali nuove proposte», ha detto Durnwalder. Dagli sviluppi del vertice si potrà capire se la giunta uscente avrà margini per intervenire subito o meno.

Le reazioni. L’idea di un bando pluriennale - che Durnwalder preferirebbe di gran lunga, a suo dire «per venire incontro ai gestori» - non piace peraltro a Cai e Avs che puntano ad una proroga annuale, in attesa di fondare una società mista in grado di gestire con meno oneri burocratici «tutti i 24 rifugi in modo unitario, senza trascurare i meno redditizi». «Un bando pluriennale in questo momento - sottolinea Giuseppe Broggi del Cai - non avrebbe alcun senso. Giusta, invece, l’idea di una proroga che ci consentirà di discutere approfonditamente della questione con la prossima giunta. L’idea della società mista nasce anche dalla necessità di gestire in modo oculato anche le strutture in perdita, cosa che un privato non farebbe». D’accordo anche Georg Simeoni (Avs): «Sì alla proroga annuale in attesa di fondare una società mista assieme al Cai».

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