Rifugi, partono i bandi per la gestione Fissati i criteri per assegnare le prime 21 strutture diventate di proprietà provinciale

BOLZANO. I primi 21 rifugi alpini sui 26 di proprietà della Provincia potranno essere a breve assegnati tramite singole gare. La giunta provinciale ha approvato ieri le condizioni di partecipazione e...



BOLZANO. I primi 21 rifugi alpini sui 26 di proprietà della Provincia potranno essere a breve assegnati tramite singole gare. La giunta provinciale ha approvato ieri le condizioni di partecipazione e i criteri di qualità da rispettare. I contratti saranno operativi a partire da gennaio 2016. Intanto il gruppo di lavoro con i presidenti di Cai, Avs e due tecnici provinciali sta elaborando la lista dei lavori di manutenzione straordinaria necessari sulle strutture. Kompatscher garantisce che le risorse ci saranno: «Riteniamo che sia giusto investire sui rifugi, che rappresentano il nostro biglietto da visita». Dopo la procedura andata deserta lo scorso anno, la giunta aveva sottoscritto in luglio un accordo di collaborazione con Cai e Avs per sostenere l'ufficio Amministrazione del patrimonio nella fase di elaborazione dei bandi. Ieri questo percorso è giunto al termine, dopo una riunione lunedì pomeriggio con Avs e Cai. La qualità avrà un ruolo determinante, visto che potrà pesare sino all'80% del totale nella valutazione della commissione. Il restante 20%, invece, seguirà la logica della migliore offerta economica. Fra i criteri qualitativi considerati più importanti vi sono l'esperienza nella gestione di strutture simili, la conoscenza del territorio, ma anche l'esperienza maturata nei settori dell'alpinismo, del primo soccorso e della protezione civile. La procedura prevede un contratto iniziale di tre anni prorogabile di altri tre. La stima delle entrate per la Provincia provenienti dall'assegnazione dei 21 rifugi è di 218mila euro. I canoni di affitto varieranno da rifugio a rifugio in base a raggiungibilità, dimensioni, numero di posti letto e visitatori. Il contratto prevede che i gestori comunichino alla Provincia tutti i dati, in modo tale che i canoni possano essere periodicamente rivisti e adeguati. In tutta la procedura, sottolinea Kompatscher, Cai e Avs avranno un ruolo centrale. Le gare verranno bandite a novembre, mentre il mese di dicembre sarà riservato alla valutazione delle proposte prima della firma dei contratti prevista in gennaio. Questo l'elenco dei 21 rifugi alpini: Gino Biasi al Bicchiere (Racines), Borletti (Trafoi), Brigata Tridentina (Predoi), Porro (Selva dei Molini), Serristori (Solda), Forcella Vallaga (Varna), Bergamo al Principe (Tires), Fronza alle Coronelle (Nova Levante), Vicenza (Santa Cristina), Giogo Lungo (Predoi), Cima Fiammante (Parcines), Cima Libera (Racines), Payer (Solda), Firenze al Cisles (Santa Cristina), Città di Milano (Solda), Genova (Funes), Vittorio Veneto al Sasso Nero (San Giovanni in Valle Aurina), Vedretta Pendente (Racines), Pio XI alla Palla bianca (Curon Venosta), Nino Corsi (Martello), Plan (Moso in Passiria). Cinque le strutture escluse per quest'anno dalle procedure di assegnazione: Ponte di Ghiaccio (Lappago), Petrarca all'Altissima (Moso in Passiria), Zsigmondy Comici (Sesto Pusteria, su cui è aperto un contenzioso catastale con il Cai), Vedretta Piana (Racines) e Roma (Riva di Tures).













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