FISCO IN RITARDO

Rimborsi Iva in ritardo in Alto Adige: le aziende avanzano 500 milioni

L'Agenzia delle Entrate è in arretrato di sei anni. Vertice in Provincia per sbloccare la situazione


Mirco Marchiodi


BOLZANO. Alle aziende altoatesine manca mezzo miliardo di euro perché l’Agenzia delle Entrate è in ritardo con il pagamento dei rimborsi Iva. Gli arretrati arrivano fino al 2004 e riguardano soprattutto le imprese del capoluogo. Il problema è la carenza di personale. Ora arriveranno 24 assunzioni.
 Se gli utenti protestano per le code troppo lunghe agli sportelli del Fisco, le imprese sono messe ancora peggio. Lo sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder, che ieri assieme all’assessore regionale Martha Stocker ha incontrato i vertici dell’Agenzia delle Entrate: «Bisogna velocizzare il rimborso Iva alle nostre imprese - ha detto Durnwalder al direttore generale dell’Agenzia Attilio Befera - perché ci sono aziende che aspettano addirittura dal 2004. Se consideriamo anche gli interessi, devono ancora essere restituiti 500 milioni di euro». Befera, accompagnato dal capo del personale Girolamo Pastorello, ha promesso che si occuperà della questione: «Demanderemo del personale dell’Agenzia per affrontare il problema».
 A causare i ritardi è la cronica carenza di personale. L’organico previsto è di 400 unità, ma gli occupati sono meno della metà. «Secondo quanto accertato dal comitato d’intesa - ha riferito Durnwalder - servirebbero altre 364 persone». Impossibile pensare di assumerne così tante, ma qualche sforzo sarà fatto. «Ci è stato assicurato - informa Martha Stocker - che i 15 candidati in possesso della maturità che hanno già ottenuto il via libera per l’assunzione dal comitato d’intesa saranno messi subito in organico. Altri 9 funzionari saranno assunti in estate, appena finito il periodo di tirocinio».
 Altro importante tema al centro del colloquio è stato il nuovo accordo finanziario tra Stato e Provincia che prevede la stipula di un accordo tra l’Agenzia delle Entrate e la Provincia per la riscossione delle imposte e i controlli fiscali. A tale riguardo, Durnwalder ha annunciato che a breve arriverà la proposta formulata dagli uffici di palazzo Widmann.
 Intanto sulla carenza di personale interviene anche la sindacalista della Cisl Agnes Haller: «Accanto agli utenti, i primi ad essere penalizzati da questa situazione sono i dipendenti. Fanno il possibile, ma se metà della pianta organica è scoperta non è colpa loro. Anche l’amministrazione provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha le sue responsabilità: se siamo in questa situazione è anche perché non si è ancora proceduto alle assunzioni che il comitato d’intesa tra Agenzia, Provincia e Regione aveva già autorizzato».













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