Rimpasto di giunta provinciale, Durnwalder in pressing

«Chi vuole andare a Roma lo dica ora, se devo cambiare lo faccio una volta sola» Berger e Kasslatter Mur frenano. Lunedì la decisione sull’esecutivo corto


di Marco Rizza


BOLZANO. Inizia ad alzarsi la temperatura in casa Svp in vista del rimpasto di giunta per sostituire l’assessore Michl Laimer, dimessosi in seguito all’inchiesta sullo scandalo Sel. Al momento Laimer non è stato rimpiazzato e le sue competenze sono state assunte dal presidente Luis Durnwalder. Ma difficilmente questa situazione durerà ancora a lungo. Laimer era espressione del comprensorio del Burgraviato della Svp, che ha già indicato il nome del sostituto: il consigliere «ribelle», ed ex presidente del Consorzio dei Comuni, Arnold Schuler. Ma il suo potrebbe non essere l’unico nuovo ingresso in giunta. Nel partito si stanno già preparando le candidature per le elezioni politiche del prossimo anno e tra i papabili ci sono due attuali assessori, Sabina Kasslatter Mur e Hans Berger. Che, nel caso, andrebbero sostituiti.

Quando si deciderà? Durnwalder spinge per abbreviare i tempi: «Di rimpasti ne faccio soltanto uno - ha detto ieri -, chi vuole andare a Roma deve dirlo subito», visto che si sta discutendo anche della sostituzione di Laimer. Insomma dimissioni subito - ma attenzione: solo da assessore, non da consigliere - perché «non possiamo cambiare continuamente la giunta solo per mantenere il posto a qualcuno». Lunedì è convocato il «Parteiausschuss», l’assemblea di 120 delegati: si parlerà proprio di questo. E il giorno dopo in consiglio provinciale si dovrà votare sulla sostituzione di Laimer o, in alternativa, sullo snellimento della giunta, che sarebbe la soluzione preferita da Durnwalder che anche ieri è tornato a battare sul tasto del risparmio. Si annuncia battaglia tra correnti, circondari, singoli esponenti. Dovrà essere l’Obmann Theiner a trovare la soluzione.

L’assessora Kasslatter Mur è cauta: «Non esiste una legge elettorale nazionale, non si sa quando si voterà: mi sembra strano dovermi dimettere ora con tutte queste incertezze. Quello che sto facendo in giunta mi piace molto, perché dovrei abbandonare a giugno in vista di un voto nel 2013? Capisco Durnwalder, è vero che non si può cambiare la giunta ogni quattro mesi. Ma in queste condizioni non mi dimetto».

Sulla stessa linea l’assessore Berger, che ha sempre ammesso il suo interesse per un seggio in Parlamento: «Non credo che il presidente ci chieda le dimissioni ora, con tutta questa incertezza. Non ci sta mettendo pressione. Credo voglia dire che farà il rimpasto quando sarà chiaro chi andrà a Roma, in modo da non doverlo fare due volte. Su questo ha ragione. Ma parlare adesso di dimissioni non ha senso».

Certo non mancano gli aspiranti a ricoprire i posti lasciati di Berger e Kasslatter Mur. Uno dei due nuovi ingressi dovrebbe essere una donna: in pole position Julia Unterberger e Veronika Stirner. EdElmar Pichler Rolle, capogruppo in consiglio provinciale, ammette: «Quando ci sono questi cambiamenti tante persone scalpitano, non dovrebbe succedere ma è così». La sua ricetta? «Niente prova di forza contro Durnwalder, anche se la si vincesse non faremmo il bene della Provincia. Dobbiamo cercare un compromesso e tracciare un percorso chiaro che ci porti da qui a fine anno a programmare le primarie, magari anticipate, e il rimpasto».

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