Bolzano

Rio Fago, il caso della futura scalinata: impossibile per anziani, mamme e disabili

Non sarà più una facile passeggiata. Malumore a Gries per il nuovo percorso anti frane. Il Team K: diversamente abili, anziani, mamme col passeggino non potranno più percorrerla

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BOLZANO. Dal punto di vista tecnico, razionale, pare fosse l’unica soluzione praticabile per evitare le pericolose frane di massi dall’alto, ma a Gries il nuovo tracciato delle passeggiate lungo il rio Fago sta generando diversi malumori. Il perché? Quella che era una facile passeggiata, adatta a tutti e molto amata soprattutto in discesa dopo aver salito quella storica del Guncina, in futuro non sarà più tale. Lo impedirà una scalinata metallica, piuttosto lunga ma soprattutto alquanto ripida. Niente mamme coi passeggini e papà con le carrozzine, niente anziani, niente persone con difficoltà di deambulazione, e di certo anche i padroni dei cani non ne trarranno vantaggio.

La scalinata metallica sul Rio Fago scatena la protesta. Impraticabile per anziani, mamme e disabili

Gries il nuovo tracciato delle passeggiate lungo il rio Fago sta generando diversi malumori. La soluzione scelta dopo i lavori di messa in sicurezza sembra scontentare tutti

Una semplice passeggiata su ampio fondo piano, in placida salita adatta in pratica a tutti, si trasformerà in tutt’altro. C’è chi, militando fra le associazioni del quartiere, butta lì senza tanti giri di parole che assomiglia tanto a una barriera architettonica. Mentre una passeggiata pubblica dovrebbe essere aperta a tutti. Un conto è un sentiero in montagna, un altro è una passeggiata in città. E ciò vale ancor più oggi, dato che a Gries è stata preclusa un’altra storica e amata passeggiata, anche se non ufficialmente sotto l’egida municipale, ovvero quella in via Eisenkeller-via della Vigna, chiusa nei mesi scorsi da parte del Consorzio di bonifica Fago-Gries-San Quirino tramite un cancello allo sbocco su via Mendola.

I lavori sulla sinistra orografica del rio Fago, avviati nei giorni scorsi, si sono resi necessari perché nel novembre 2019 circa ottanta metri sopra i tornanti della passeggiata, all’altezza della cascata, a causa delle forti e insistenti precipitazioni autunnali di quell’anno si era staccata una frana di massi di porfido, anche di notevoli dimensioni. In quel momento fortunatamente non transitava nessuno, altrimenti sarebbe stata una strage. I massi avevano divelto panchine, tavolini, corrimano metallico.

La passeggiata è poi rimasta così, senza essere sgombrata, per circa un anno e mezzo, finché di recente si sono liberate le vecchie reti paramassi posate dalla Provincia ai tempi della realizzazione della nuova strada per San Genesio e si è sgomberato ma solo in parte. In parte perché intanto, dopo aver studiato le possibili soluzioni, il Comune - ufficio geologia, giardineria comunale, lavori pubblici - ha optato per una nuova soluzione. Si è deciso di cancellare cinque tornanti di pendenza moderata come il resto della passeggiata e di sostituirli con una scalinata. In questi giorni la passeggiata, chiusa ormai dal 14 novembre 2019, è interdetta al transito perché gli operai stanno sbancando e c’è pericolo di farsi male.

Il vecchio tracciato - che verrà definitivamente chiuso ai pedoni - è stato trasformato in un vallo per impedire la corsa di eventuali nuovi massi, che potrebbero staccarsi dall’alto e precipitare a valle. Poco prima, si devia su a sinistra. La foto pubblicata qui sopra appiattisce molto, soltanto sul posto si comprende esattamente. Gli operai del cantiere spiegano: legno a destra e a sinistra, quando avremo finito di scavare verrà posata una scalinata metallica. Ci vorrà circa un mesetto». Il percorso per superare il dislivello si ridurrà dalle attuali x centinaia di metri in salita lieve, a poche decine, alquanto ripide però, su scale.

Fra i primi ad interessarsi della faccenda, il consigliere comunale del Team K Matthias Cologna, che già sul finire dello scorso anno aveva presentato una interrogazione in consiglio comunale, cui aveva risposto il vicesindaco nonché assessore municipale ai Lavori pubblici, Luis Walcher. Al momento, trovata la soluzione tecnica ritenuta idonea e scartate tutte le altre, si stava trattando con il proprietario privato del terreno. L’esproprio nel frattempo si è concluso - c’è da dire anche in tempi rapidissimi - e quindi ora si sono potuti avviare i lavori.

«Purtroppo - commenta il consigliere Cologna - continuano con il progetto della scalinata, che non permetterà il passaggio di carrozzine per bambini e disabili. Sono in contatto con le associazioni per capire se si può fare qualcosa». L’altra scalinata più su al Reichrieglerhof, o castel Guncina che dir si voglia, prosegue l’esponente del Team K, è perlomeno poco ripida e transitabile almeno coi passeggini, visto che le alzate degli scalini sono basse, anche a misura di anziano. «Rimane comunque secondo me la necessità di realizzare tutti i percorsi in modo da agevolare chi ha difficoltà motorie». DA.PA.













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