Ripetitore a Terlano, Telecom fa ricorso al Consiglio di Stato
No della giunta alla riconfigurazione dell’impianto «Non è stata fatta l’analisi sull’impatto elettromagnetico»
TERLANO. Secondo atto del braccio di ferro - e della conseguente vertenza giudiziaria - tra Telecom e Comune di Terlano. Al centro della vicenda c'è «una stazione radio base per la telefonia mobile in via Andriano», che avrebbe dovuto essere riconfigurata. Il sindaco Klaus Runer ha aperto un procedimento amministrativo nel maggio 2015 sottolineando come nella denuncia di inizio attività non fossero stati indicati il programma di sviluppo e soprattutto le analisi dell'impatto elettromagnetico «che non tengono conto della nuova situazione urbanistica dell’area». Telecom ha presentato ricorso al Tar contro il provvedimento e la giunta si è costituita in giudizio affidando l'incarico all'avvocato Alexander Bauer. Nel marzo di quest'anno il ricorso della Telecom è stato respinto e l'azienda è stata condannata al rimborso di poco più di 4 mila euro. L'ultima puntata della vicenda risale allo scorso novembre quando Telecom ha deciso di presentare un secondo ricorso, questa volta davanti al Consiglio di Stato. Il Comune, da parte sua, ha deciso di resistere in giudizio, in quanto «nelle immediate vicinanze del sito previsto nel 2015 è stato avviato il procedimento per la modifica del piano urbanistico comunale e l'individuazione di una zona residenziale di espansione che con l'aumento del campo elettromagnetico può avere notevoli effetti negativi per la realizzazione della zona stessa». Nella difesa, al Consiglio di Stato, all'avvocato Bauer è stato affiancato l'avvocato Luigi Manzi di Roma. Per la causa il Comune ha accantonato precauzionalmente 9.344 euro.
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