Carovita

Riscaldamento, maxistangata. Gli amministratori di condominio: 60% in più 

Marco Lombardozzi (Anaci): «I fornitori ci hanno avvertito, dobbiamo aspettarci aumenti dall’80% al 100%»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Rincari a 360 gradi. La botta peggiore è attesa per l’autunno. Il rapporto di luglio dell’Istituto di ricerca economica a della Camera di commercio ci ricorda - considerando gli ultimi 12 mesi - che il livello dei prezzi in Alto Adige è salito del 9,7% (abbiamo l’inflazione più alta d’Italia) e che i maggiori rincari si registrano nei comparti energetico e abitativo (+47,9%).

Marco Lombardozzi - presidente di Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali - conosce molto bene la questione.

«A dicembre, gennaio, febbraio, abbiamo già avuto un assaggio di quello che ci toccherà in autunno. Ricordo che in molti casi è stata chiesta una rata straordinaria, a volte anche due». Colpa delle spese condominiali fuori controllo.

É accaduto ciò che era previsto. L’aumento dei costi di energia elettrica e gas hanno portato alla revisione dei preventivi per il 2022. E agli inquilini arrivano le lettere degli amministratori di condominio, con la richiesta di una rata aggiuntiva per arrivare alla fine del 2022.

In alcuni casi - come detto - le rate straordinarie sono state addirittura due. E adesso non è più il caso di farsi illusioni.

«I fornitori di combustibile per caldaia (metano e gasolio) hanno parlato chiaro. Ci hanno detto che dobbiamo aspettarci aumenti dall’80% al 100%. Per questo consigliamo agli amministratori di mettere a preventivo fin da subito un 60% in più di spese di riscaldamento».

Una bella botta.

«Sì un bel mal di pancia. Si tratta di rincari che peseranno in maniera importante sul bilancio delle famiglie. Un alloggio di 70/80 metri quadrati che ogni inverno spende per avere i termosifoni caldi in media 1.200/1.400 euro toccherà i 2.000, 2.100».

Come se ne esce?

«Non è il momento di cercare alternative e di cambiare tipo di combustibile - basti vedere che è schizzato anche il prezzo del pellets - non conviene agire di pancia ma imparare a risparmiare. Chi ha la caldaietta autonoma dovrà cercare di minimizzare gli sprechi e regolare gli orari con attenzione e chi abita in un edificio dove il riscaldamento è centralizzato può tagliare i costi regolando costantemente le valvole. Abbassare la temperatura, limitare gli orari di accensione e tenere chiusi i termosifoni nelle camere che non si usano».

L’adeguamento Istat.

Altra nota dolente è quella che tocca le tasche di molti inquilini alle prese con l’adeguamento Istat dell’affitto. Chi pagava 900 euro al mese si trova a sborsare quasi 25 in più. Un altro bel colpo. «Purtroppo sta accadendo, è il meccanismo perverso dell’inflazione», che aumenta tutto tranne gli stipendi.

L’adeguamento Istat non riguarda solo gli affitti.

«Molte aziende lo stanno già applicando ai loro preventivi. Per cui i condomìni pagheranno di più per i lavori di giardineria, per la pulizia scale, per la manutenzione degli ascensori e della caldaia ecc. Purtroppo siamo alle prese con rincari continui che toccano tutti i settori».













Altre notizie

Attualità