la tragedia di milano

Rispoli: «Al Tribunale di Bolzano la sicurezza è alta»

BOLZANO. I tragici fatti avvenuti ieri in tribunale a Milano hanno posto interrogativi anche sul livello di sicurezza raggiunto negli ultimi anni a palazzo di giustizia di Bolzano nel controllo dei...



BOLZANO. I tragici fatti avvenuti ieri in tribunale a Milano hanno posto interrogativi anche sul livello di sicurezza raggiunto negli ultimi anni a palazzo di giustizia di Bolzano nel controllo dei cittadini che entrano o per seguire procedimenti che li riguardano o per sbrigare pratiche legali, assistiti dal proprio avvocato. Va subito detto che in tribunale a Bolzano (ove il responsabile della sicurezza è il procuratore capo Guido Rispoli) i controlli sono approfonditi ed efficaci. In effetti negli ultimi anni, anche con l’aiuto dell’amministrazione comunale, sono state installate all’ingresso apparecchiature di controllo molto avanzate con “metal detector” in grado di rilevare la presenza, addosso di una persona, di armi o comunque oggetti offensivi di metallo. «I controlli sono molto seri ed approfonditi - puntualizza il procuratore Guido Rispoli - ma devo dire che sino ad oggi ho dovuto far fronte ad una marea di proteste senza precedenti. Tutti sembrano sopportare malvolentieri i controlli e si è arrivati ad una serie impressionante di richiesta di deroghe ai controlli. Ci sono decine e decine di avvocati, notai, commercialisti, consulenti tecnici, periti che cercano di accedere a palazzo di giustizia senza controlli». Ieri il procuratore ha espresso l’apprezzamento per la professionalità con cui i controlli vengono svolti dagli operatori della Ronda Atesina ma non sono rari i casi in cui anche i professionisti conosciuti nell’ambiente forense cercano di agevolare il proprio cliente, magari prendendosi in carico personalmente borse che in realtà dovrebbero essere attentamente controllate. «Il personale del servizio di vigilanza - denuncia ancora il procuratore - viene spesso trattato in modo sconstante in quanto considerati operatori dal profilo professionale più basso». Insomma nei confronti degli operatori della Ronda Atesina vi sarebbe un atteggiamento spesso negativo e di insofferenza mentre in realtà il servizio svolto è estremamente importante perchè è previsto proprio per garantire la sicurezza di tutti. Quanto accaduto ieri a Milano lo dimostra. A Bolzano, solo nel 2014, i controlli a palazzo di giustizia hanno permesso di sequestrare 1392 coltelli, 387 forbici, 120 taglierini , 68 spray urticanti. E’ probabile che qualche episodio di violenza sia stato sventato proprio grazie alle verifiche approfondite effettuati all’ingresso.©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Dolomiti

Ecco come rinascerà il Rifugio Graffer al Grostè

La Sat ha scelto il progetto dello studio Campomarzio di Trento. La struttura nelle Dolomiti di Brenta, costruita nel 1947, fu demolita alla fine degli anni Ottanta. I progettisti: verrà riqualificata e ampliata «rievocando l’atmosfera e la storia»

Attualità