Ritrovato il corpo senza vita di Sandra

Dopo giorni di ricerche, la salma della studentessa 26enne di San Pietro è riaffiorata vicino a una diga nei pressi di Vienna



VALLE AURINA. È stato ritrovato il corpo senza vita di Sandra Künig. Giorni di ricerche nelle acque del Danubio a Vienna, giorni di angosciosa attesa in Valle Aurina si sono conclusi ieri con la notizia più terribile: la ventiseienne di San Pietro è morta, annegata nel fiume alle porte della capitale austriaca. La fine più tragica di un bagno fatto in compagnia di un ventiduenne austriaco.

Il corpo di Sandra è stato individuato già lunedì. Dai pressi del ponte dell’Impero, dove i due giovani si erano tuffati quasi una settimana prima, era stato portato dalla corrente del Danubio fino a fermarsi alla diga di Freudenau, il grande impianto che alimenta una centrale idroelettrica. La segnalazione giunta alle autorità è stata verificata e ieri la conferma dell’identità della donna è arrivata dal portavoce della polizia di Vienna Patrick Maierhofer. Sul corpo non sono stati visti segni di violenza e l’ipotesi che Sandra Künig sia annegata è la più attendibile, in attesa degli esiti dell’autopsia.

La notizia del ritrovamento del corpo ha subito raggiunto San Pietro in Valle Aurina, il maso Niederleiter, dove abita la famiglia e da dove la giovane era partita per gli studi universitari in Austria, prima a Innsbruck, quindi a Vienna. Per papà Gerhard, la mamma e il fratello, una notizia che ha messo fine nel modo più tremendo a giorni di attesa spasmodica.

Martedì della settimana scorsa, Sandra e l’amico austriaco si erano tuffati in serata per un bagno in uno dei tanti punti balneabili del Danubio. Qualcosa era andato storto, forse la corrente era forte. Mentre l’amico aveva scelto o era riuscito ad uscire dall’acqua, l’altoatesina era rimasta nel fiume. Ma si era trovata in difficoltà, fino a che era scomparsa alla vista dell’amico. L’allarme era stato immediato: Sandra non riaffiorava dall’acqua, non ritornava a riva. I soccorsi si erano mossi subito, ma senza risultati, frenati dal buio e dalla corrente. Le ricerche erano riprese il giorno dopo e sono andate avanti per giorni, con l’impiego di vigili del fuoco e sommozzatori per sondare il fiume, le sponde, i fondali. Nulla fino a lunedì e alla notizia di una morte che lascia nel dolore un’intera valle, colpita da un’altra tragedia che ha distrutto una giovane vita.

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