Rogo all’hotel Città: a fuoco frigorifero, soccorso dipendente 

La chiusura. L’albergo non riaprirà prima del prossimo autunno Il Comune: «I nuovi gestori dovranno ristrutturarlo e ingrandirlo»


Paolo Campostrini


Bolzano. Stadt Hotel Città. Come non bastassero la chiusura causa Coronavirus e i dubbi sul futuro dell’albergo, sulla gestione e naturalmente sulle sue decine di dipendenti attualmente a casa, ora è arrivato anche un incendio.

Il rogo

Ieri alle ore 9.40 del mattino i vigili del fuoco del Corpo Permanente hanno ricevuto un allarme incendio, tramite il numero unico provinciale di emergenza 112. Le fiamme hanno interessato il primo piano interrato dell'Hotel Città in piazza Walther. Due squadre del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco e una squadra dei Vigili del Fuoco Volontari di Bolzano sono state immediatamente inviate sul posto. A causa del forte fumo, l'intervento è stato effettuato con autoprotettori. Le fiamme provenivano da una cella frigorifera. Individuato il luogo esatto, l'incendio è stato domato prontamente. Una persona è stata trasportata precauzionalmente all'ospedale di Bolzano. I vigili del fuoco sono stati impegnati per ore con le operazioni di ventilazione. Si presume che la causa dell'incendio sia stato un difetto tecnico del compressore di raffreddamento.

Intanto, l’arrivederci

"Città"? Arrivederci al prossimo inverno. Non prima. Oggi scade il contratto di gestione con la famiglia D'Onofrio. Era in calendario. Ma è trascorso senza novità. Nessun accordo sul suo rinnovo, né per un anno né tantomeno per due. Sfumata anche l'ipotesi di una gestione provvisoria separata per il bar. Troppo complessa la procedura. E soprattutto inedita e con poche basi giuridiche. L'unica certezza è l'avvio del bando per il nuovo gestore: si parte a giugno. E con una promessa: "A settembre - assicura il sindaco - avremo il nome del vincitore". Per l’albergo di piazza Walther si prospetta dunque una chiusura di lunga durata. Ma ieri è stato inopinatamente aperto perché, come detto, all'interno si era sviluppato un incendio. Allarme, telefonata ai vigili del fuoco, irruzione, per scoprire infine che le fiamme erano state provocate dal surriscaldamento di un impianto di refrigerazione. Nessun pericolo per i dintorni e pure per l'hotel danni ridotti al minimo anche per l'azionamento, in automatico, del sistema di controllo antifumo. Ma un dipendente, impegnato nella manutenzione, è in ospedale in osservazione. Intervenuti i pompieri e anche polizia e Croce bianca. Dentro, nei prossimi giorni, soltanto lavori di trasloco. Sono in capo all'attuale gestione: secondo le intese, ha in custodia l'immobile.

Niente cinesi

"Si è previsto che anche questo passaggio sia breve, si termina il 2 giugno" chiarisce Renzo Caramaschi. Che, a tutt'oggi, smentisce l'interessamento esplicito di un gruppo cinese. Si erano infatti diffuse voci legate alla possibilità che giungesse, da questi interlocutori, una offerta diretta al Comune. Anche se insistono possibilità che, una volta pubblicato il bando, vi siano anche imprenditori della ristorazione altoatesini interessati alla conduzione del "Città". Il quale vivrà una stagione di lungo fermo ma anche molto intensa. E non solo per il bando. La nuova cornice amministrativa predisposta dal Comune, prevede, all'interno della procedura concorsuale, un significativo aumento del canone di locazione, vista l'inflazione e l'attrattività del capoluogo sul piano turistico. Ma pure l'impegno a riqualificare l'intero edificio con un'attenzione particolare all'ampliamento-innalzamento dell'ultimo piano.

Nuova gestione onerosa

"Sono lavori che andranno in capo alla nuova gestione" specificano negli uffici municipali del patrimonio. E dunque anch'essi non potranno iniziare prima dell'autunno. Questo sgombra il campo anche rispetto ad un'altra ipotesi. Che cioè si potesse approfittare dell'emergenza e pure del vuoto gestionale fino al perfezionamento del bando, per avviare i lavori. Al termine dei quali, in ogni caso, la capienza dell'hotel sarà aumentata. Oltre le cento stanze. Ma saranno interventi di cantiere in profondità, per incrementare sia la ricettività che la qualità complessiva degli arredi. Sia negli spazi collettivi che in quelli privati. Lavori a lungo attesi. Perché così a lungo? "Abbiamo pensato di avviarli approfittando del passaggio gestionale" chiariscono in Comune. E gli stessi interventi, la loro estensione e i preventivi, saranno contenuti nelle specifiche del bando. Una cosa comunque è certa: nel corso del cantiere di riqualificazione il "Città" resterà aperto. Lo schema di intervento prevede lavori piano per piano, con gli altri non interessati che continueranno ad essere operativi. Anche il piano terra con bar e ristorante non subirà interruzioni. Questo per evitare che alla lunga chiusura per bando e mancato accordo di prosecuzione tra gli attuali gestori e il Comune, si accumulassero anche i tempi di cantiere. Sarebbe stato troppo.













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