Giustizia

Ruba gioielli in via Resia: deve scontare 14 anni 

Aveva nascosto la refurtiva in due calzini. I preziosi vennero sequestrati dalle forze dell’ordine. La donna non venne neppure arrestata in quanto incinta di sei mesi: ora è agli arresti domiciliari



BOLZANO. Ha da scontare 14 anni e sei mesi di reclusione ma continua a colpire e a mettere a segno colpi nelle abitazioni dei bolzanini. Protagonista una donna di 30 anni, originaria della Germania, in Italia senza fissa dimora. L'altro giorno ha patteggiato altri tre anni di reclusione ma pare proprio che non sia preoccupata di dover, primo o poi, pagare il proprio debito con la giustizia.

L’ultima volta è finita nei guai il 18 aprile di 3 anni fa. Venne fermata, con due complici (che però riuscirono a dileguarsi) mentre cercava di allontanarsi da un appartamento al civico 80 di via Resia che era appena stato svaligiato.

La donna, che si trovava al sesto mese di gravidanza, non riuscì ad evitare di essere bloccata dall’inquilino di un alloggio accanto che le impedì di fuggire facendo intervenire in pochi minuti una pattuglia delle Forze dell’ordine. Prima di essere arrestata la donna mise però in atto un escamotage che probabilmente era risultato efficace anche in altre occasioni.

Facendo riferimento alla gravidanza in atto la ladra ha infatti simulato di essere colta da malore ed è riuscita a fari ospitare in un appartamento al piano sottostante sempre in attesa dell’arrivo di polizia o carabinieri. Una volta nell’appartamento ha chiesto di poter andare in bagno. Dato che la donna tardava ad uscire, temendo che potesse essere stata colta da un malore più persistente, la titolare dell’appartamento ha sbirciato nel bagno chiedendo se avesse bisogno di aiuto, scoprendo però che l’autrice del furto aveva ben altri problemi di cui occuparsi. Per evitare di far recuperare dalle forze dell’ordine la refurtiva che aveva addosso, la donna era infatti intenta a nascondere in due calzini sporchi presi dal cestello della lavatrice gli ori di cui si era impossessata nell’appartamento precedentemente visitato.

Si trattava di un orologio marca Tissot, di un anello con diamante solitario in oro bianco, di un anello con diamante solitario in oro bianco ed ulteriori pietre preziose attorno, di un crocifisso in oro giallo di 4 centimetri montano su una catenina sempre in oro giallo, di un bracciale da donna ancora in oro giallo , di due collane di perle e di altri due gioielli in oro bianco.

Colta sul fatto la donna fu costretta a rassegnarsi e la refurtiva venne interamente recuperata. Il fatto che la ladra intendesse nasconderla nella lavatrice lascia intendere che la malvivente mettesse in conto di poter rientrare quanto prima in quella casa per mettere mano al malloppo. La donna venne in realtà bloccata. Dopo la conferma da parte dei sanitari dell’ospedale del suo stato interessante, venne denunciata a piede libero.

Ora è agli arresti domiciliari. Sembra incredibile ma la donna (che ha alle spalle un’impressionante serie di condanne per furto e rapine) ha un cumulo da scontare di 14 anni e mezzo. Ora la donna ha patteggiato altri 3 anni. MA.BE.













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