Emergenza freddo

Sì ai senzatetto nelle palestre. Il sindaco: «Facciamo ricorso»

La delibera approvata da Palazzo Widmann non accoglie le richieste avanzate da Bolzano e Merano. Caramaschi: «Scandaloso scaricare tutto sul capoluogo»


Valeria Frangipane


BOLZANO. È finita come si temeva finisse a pochi giorni dal voto che ha confermato l'ascesa della destra tedesca nelle valli. La delibera, appena approvata dalla Provincia, dice sì - in caso di emergenza - ai senzatetto nelle palestre delle scuole Superiori di proprietà della Provincia anche nelle scuole di Bolzano e Merano. Il sindaco Renzo Caramaschi che aveva chiesto l'esclusione del capoluogo «che fa già tantissimo» spiega che la sua Avvocatura lavora al caso: «È scandaloso che si continui a scaricare sul capoluogo ogni problema. Vediamo se presentare ricorso alla Provincia o andare direttamente al Tar. Non possono pensare di accogliere i senzatetto provvisoriamente nelle palestre e poi passare la palla a me che non ho più neppure un posto. Se così sarà, requisirò le strutture provinciali che ci sono in città». Caramaschi se la prende con l'assessora Waltraud Deeg (ed i funzionari Luca Critelli e Michela Trentini) «sono contento che abbia perso 5 mila voti: non ha sensibilità sociale».

Andriollo: «200 sacchi a pelo».

Durissimo l'assessore al sociale ed allo sport del Comune Juri Andriollo che quest'anno - attraverso Assb - mette in campo anche 200 sacchi a pelo per dare la possibilità a chi non troverà subito accoglienza delle strutture o a chi non vi vuole accedere di trascorrere la notte il più possibile al caldo. «Chiaro che la Provincia sulle palestre vuol tenersi le mani libere. Ma faremo muro. Totale. È un errore macroscopico. Così si crea un solco, una divisione, uno scontro tra la città e il fenomeno dell'immigrazione quando l'amministrazione ha a disposizione una quantità di beni incredibile. E poi vogliamo parlare di Laives, Bronzolo, Salorno ... non danno mai una mano».

Il timore di Bolzano è realtà.

Bolzano temeva che le palestre delle Superiori potessero essere richieste per affrontare le emergenze ed ha perso. Ricordiamo che per un breve periodo lo scorso gennaio erano state predisposte una trentina di brande per senzatetto all'interno dell'istituto tedesco "Kunter" di via Cadorna. E si erano levate alte le proteste dei genitori perché ai figli era stato tolto il "badminton". La città, per evitare che la questione si ripetesse, ha combattuto in Consorzio dei Comuni perché fossero approvate nuove linee guida sull'argomento e si era illusa di avercela fatta. In estrema sintesi avrebbe dovuto essere esclusa - insieme a Merano - in quanto già fa tantissimo per i senzatetto. Richiesta che prima la Provincia ha fatto intendere di aver accolto, per poi dire no. Di fatto in delibera si legge che "la proposta di modifica non può essere accolta. Troppo restrittiva".

Emergenza freddo, le novità.

Intanto - dal primo novembre e fino al 30 aprile - Bolzano attiva l' "Emergenza freddo" all'ex Alimarket di via Gobetti con 95 posti. Si tratta in sostanza dell'accoglienza notturna di persone senza fissa dimora, che si affianca al Centro diurno aperto tutto l'anno dove gli utenti possono accedere ai servizi di cura personale, deposito bagagli, lavanderia, wi-fi, oltre a consumare i pasti. Le prenotazioni si raccolgono presso l'info Point di via Renon. La graduatoria di ingresso gestita da "Volontarius" - responsabile Davide Monti - è unica a livello provinciale ricordiamo infatti che anche Merano, Bressanone e Sarentino mettono a disposizione dei posti letto.Sul territorio ci sono altri servizi gestiti da "Volontarius". Si tratta dell'accoglienza notturna temporanea al "Comini" (95 posti); "Casa Conte Forni" per donne in via Renon (28 posti); ex "Gorio" in via Macello per le famiglie (50 posti) e del centro ex "Lemayr" in via Avogadro per famiglie (70 posti). Gestito da Croce Rossa (responsabile Andrea Tremolada), il dormitorio di viale Trento (32 posti) e, gestito da Caritas, "Casa Margaret" per donne (18 posti). Si aggiungono i servizi di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati gestiti da Assb.













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