S.Candido, un referendum sulla pista per monte Elmo

Il progetto di collegamento dalla stazione dei Baranci è all’esame della Provincia La Lista Civica chiede al consiglio comunale il coinvolgimento della popolazione


di Aldo De Pellegrin


SAN CANDIDO. A fine gennaio, il consiglio comunale di San Candido si è confrontato con la rielaborazione decennale del piano provinciale per gli impianti di risalita e le piste da sci, in cui era stata inserita la possibilità tecnica di un impianto funiviario e di una pista di trasferimento fra le stazioni sciistiche dei Baranci a San Candido e di Monte Elmo a Versciaco. Ora, per quella possibilità si potrebbe aprire anche la strada del referendum.

In gennaio, la proposta era passata con 12 voti favorevoli (11 Svp e 1 Südtiroler Freiheit) e l'opposizione espressa dalla Bürgerliste - Lista Civica che aveva comunicato cinque voti contrari. Al momento, la rielaborazione del Piano provinciale decennale per le piste da sci e gli impianti di risalita, nella versione approvata dai comuni interessati, è al vaglio delle competenti Commissioni provinciali, urbanistica e tutela del paesaggio.

Resta comunque il fatto che, a San Candido, la decisione di avvalorare un nuovo possibile collegamento funiviario, con relativa pista di trasferimento, fra gli impianti dei Baranci e la stazione a valle di Monte Elmo a Versciaco non è passata inosservata, suscitando invece non poche discussioni, preoccupazioni e polemiche verso quella che molti reputano un’esagerazione o, almeno, un'iniziativa dannosa per il paesaggio, visto che esiste già un collegamento skibus che unisce i Baranci a Sesto ed a Versciaco.

L'incertezza e la preoccupazione sono inoltre incrementate dal fatto che, essendo la decisione ancora a livello di delimitazione di future zone sciistiche, manca la necessaria chiarezza su quale potrebbe essere o su quale tragitto reale è stato pensato per tale iniziativa.

Un altro fattore di "scontento" fra gli addetti ai lavori è la considerazione che non più tardi del 2008, il consiglio comunale di San Candido, nell’approvare il piano di sviluppo turistico del territorio, ha respinto la possibilità di un tale collegamento. Facendo leva su questi argomenti e sulla considerazione che, applicando il concetto di democrazia diretta, dovrebbe essere la popolazione di San Candido a dire la sua sugli investimenti infrastrutturali immaginati sul proprio territorio, i rappresentanti della Bürgerliste - Lista Civica di San Candido, con una mozione a firma di Rosmarie Burgmann, Gottfried Kühebacher, Josef Kühebacher, Hannes Senfter ed Hans Schmieder, si sono fatti promotori della richiesta al consiglio comunale per l'indizione di un referendum popolare che sondi la disponibilità della popolazione ad approvare o meno l'idea di un simile collegamento.

Una richiesta che il consiglio di San Candido esaminerà nella riunione convocata per mercoledì 26 novembre e che proprio per questo si preannuncia nuovamente assai movimentata. Se approvato, comunque, il referendum non si potrà tenere prima del prossimo periodo amministrativo.

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