S’insedia il consiglio e Rösch chiede a tutti più partecipazione

Le note della classica dal vivo hanno dato il benvenuto Poi il sindaco e il ricorso della Lega contro la Brugger


di Giuseppe Rossi


MERANO. Tira aria nuova in consiglio comunale, ma non solo in astratto. Non solo perché il sindaco di Merano non è più della Volkspartei, ma frutto di una lista civica abbinata ai Verdi. L'aria che tira è quella delle note classiche affidate al violoncello e alla viola. Ieri sera i consiglieri comunali, chiamati per la prima volta a sedersi nell'aula in municipio, sono stati accolti dalle note del binomio formato da Lucia Suchanska e Zheni Kanani, due professioniste della musica classica, entrambe cittadine meranesi, che hanno offerto ai sorpresi spettatori un piccolo concerto ben augurale.

È iniziata in questo insolito modo la nuova consiliatura che attende Paul Rösch e la maggioranza che in questi giorni il triatleta dai trascorsi agonistici sta cercando di modellare. Ieri sera in consiglio comunale, per l'occasione presieduto dal consigliere anziano Toni Holzgethan, tre erano i punti da trattare. Per primo la convalida degli eletti, il sistema per cui i 36 nuovi consiglieri affermano che loro stessi sono in regola con l'elezione.

Non tutto è ovviamente andato liscio, visto che, come era largamente prevedibile, la Lega nord ha annunciato di aver presentato ricorso contro l'elezione di Josefa Brugger quale rappresentante della BürgerUnion al posto del terzo consigliere leghista Karl Martinelli e in sede di voto ha anche scelto di non allinearsi con la totalità degli altri consiglieri comunali. Il passaggio va ricordato: Josefa Brugger è entrata in consiglio grazie al complicato calcolo dei resti del metodo D'Hondt con 74 voti della sua lista e con 34 preferenze personali contro oltre 220 voti di resto della Lega nord. Poi è toccato al sindaco Paul Rösch prendere la parola e giurare fedeltà alla costituzione e allo statuto comunale: una sorta di cerimonia di investitura, quella stessa che in passato veniva svolta davanti al commissario del governo a Bolzano.

Un giuramento il suo molto formale accompagnato da alcune parole di apertura verso il dialogo, la trasparenza e verso il coinvolgimento di tutti i cittadini, quasi uno sprono il suo rivolto a tutti, di occuparsi di più della cosa pubblica, di partecipare in maniera più attiva alla vita politica o meno della città. Infine la surroga del primo consigliere.

Grazie ai due eletti nell'apparentamento di lista Freiheitlichen-BürgerUnion, l'eletto in consiglio sarebbe dovuto essere il consigliere provinciale Sigmar Stocker, candidato sindaco dei due partiti. Stocker, già il giorno dopo l'esito del ballottaggio ha inviato in Comune la lettera di rinuncia all'incarico, per restare a occupare il ben più remunerativo posto di consigliere provinciale. Al suo posto in consiglio ieri sera è entrato Otto Waldner, consigliere presente già negli ultimi mesi del precedente quinquennio.

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