Sad, conti aziendali come bancomat

Le segnalazioni della Finanza. Pranzi da centinaia di euro, regali e incarichi ai figli pagati coi contributi pubblici


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Cinquantamila euro all’anno, per almeno sei anni. Sono le somme che secondo la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica sarebbero state indebitamente occultate nelle voci del bilancio della Sad correlate alla gestione del servizio di trasporto pubblico che la società gestisce in convenzione per conto della Provincia autonoma.

I tre dirigenti della Sad finiti sul registro degli indagati rischiano un processo decisamente scomodo. Piero Maccioni, amministratore delegato e direttore generale della società, Christoph Perathoner, presidente della Sad e Klaus Kemenater, ex amministratore delegato sono finiti sul registro degli indagati con l’ipotesi di accusa di truffa ai danni della Provincia autonoma.

E’ probabile che su questo stesso fronte, arrivi tra breve anche un’offensiva giudiziaria della Corte dei Conti, perchè se è vero che la società ha incassato contributi non dovuti (elargiti a fronte di spese che non avrebbero potuto essere indicate sotto voci gestionali)è anche vero che, a quel punto, le somme incassate indebitamente costituiscono un danno erariale di cui la Procura contabile chiederà conto.

Ma quali sono le spese segnalate alla Procura penale? Agli atti del procedimento vi sono alcune decine di cartelle cariche di segnalazioni che il sostituto procuratore Giancarlo Bramante ha valutato con attenzione certosina. Le sorprese non mancano.

Ad esempio: la Sad infatti ha in bilancio 1440 euro (iva compresa) spesi per «attività grafica» di Peter Kemenater, figlio di Klaus. Lo stesso Kemenater viene chiamato in causa anche alla voce di spesa numero 4 che fa riferimento ad un viaggio commissionato all’agenzia Pichler il 31 agosto 2004 per una spesa di 522 euro e che lo stesso Kemenater avrebbe effettuato in compagnia di una seconda persona, forse la moglie.

Nell’elenco delle spese «sospette» c’è un po’ di tutto. C’è spazio anche alla grande generosità della società. In effetti il 6 giugno 2008 venne concesso un «regalo» di mille euro, a titolo di beneficienza, al gruppo «amici della ferrovia». Nelle segnalazioni della Guardia di Finanza alla Procura penale spiccano spese per oltre 500 euro alla «Gidi enoteca» per “confezioni regalo alimentari” ed altri 7200 euro elargiti in data 31 dicembre 2004 alla squadra di hockey su ghiaccio del val Pusteria a titolo di sponsorizzazione, con ripetizione dell’iniziativa (ed altri 7200 euro di spesa) esattamente l’anno successivo.

Nelle cartelle in mano alla Procura ci sono poi una quarantina di segnalazioni di spese per pranzi o cene all’hotel Laurin ed al ristorante Hidalgo con cifre, in alcuni casi, ragguardevoli. Il 13 maggio 2004 la spesa all’Hidalgo per pranzo o cena raggiunse 679,50 euro; il 27 luglio 2004 il conto finale allo stesso ristorante fu di 640 euro. Nell’elenco ci sono altri ristoranti di un certo livello scelti per pasteggiare: ci sono il ristorante «12 apostoli», il «Luna», il «Corona» ,«Da Cesare» , il «Blue Moon», lo «Chez Frederic». il «Marklhof» (ove il 10 agosto 2006 la spesa arrivò a 468,70 euro).

Per tornare alle generose sponsorizzazioni della società ci sono anche da segnalare 19.200 euro spesi in due tranche (il 18 ottobre 2004 ed il 10 ottobre 2005) per l’inserimento del logo della Sad su manifesti e stampati relativi al festival Transart. Più contenuta (1500 euro) invece la spesa (che comunque non ha nulla a che vedere con il servizio di trasporto pubblico) decisa l’8 giugno 2005 a sostegno dello spettacolo teatrale «Teatraki».

Non è tutto. Il 26 aprile 2005 la Sad ritenne opportuno spendere 6 mila euro per «compartecipazione alle spese di produzione di un documentario». Altre voci di spesa riguardano infine consulenze riconducibili - secondo gli inquirenti - alla «ST» società privata guidata da Piero Maccioni in odore di conflitto di interessi.

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