Sad, fermate inutilizzabili La protesta dei Verdi
Verso nord gli stop dell’autobus consentono solo di scendere, il contrario a sud Avviata anche una campagna digitale con un formulario da inviare via mail
LAIVES. Non si placa la polemica per le modifiche che la Sad ha apportato al servizio dell linea 120 per Laives e adesso i Verdi danno seguito alle proteste mettendo anche a disposizione di tutti un formulario e-mail per inviare le proteste in Provincia. «Su richiesta dell'amministrazione di Laives - sostiene il partito - la ripartizione mobilità della Provincia ha istituito due nuove fermate Sad a Laives: la prima di fronte al Camping Steiner, la seconda a Pineta, in quest’ultimo caso colmando una evidente lacuna, considerato che dalla costruzione della variante, la Sad non passava più nella frazione. Queste due fermate vanno ad aggiungersi a quelle esistenti: Caserme, Posta e Centro, ampliando in questo modo l'offerta già molto buona per il nostro territorio».
«Questa era la buona notizia - continua la nota dei Verdi - ma inspiegabilmente e sciaguratamente qualcuno ha inteso "accompagnarla" ad un provvedimento che impedisce di fatto ai più, di utilizzare le fermate. La nuova disposizione prevede infatti che le fermate verso nord siano utilizzate solo da chi scende. Nella sostanza un autobus Sad che viaggia verso Bolzano non può fare fermate per fare salire i passeggeri, ma solo per farli scendere. Esattamente il contrario avviene per le fermate verso sud: l'autobus che viaggia in direzione di Trento può fermarsi solo per far salire le persone, chi invece è già a bordo non può scendere»
Provvedimenti che hanno lasciato di stucco i rappresentanti degli ambientalisti: «Una scelta come detto, assolutamente incomprensibile che penalizza sensibilmente il cittadino di Laives. L'amministrazione comunale e tutti i cittadini interessati dovrebbero assolutamente attivarsi presso le competenti autorità provinciali per modificare al più presto questa inaccettabile situazione».
Come detto, in internet c'è anche una scheda con la quale inviare le proteste alla Provincia: la battaglia, insomma, prenderà in fretta la forma digitale. Salire e scendere da una fermata, infatti, viene considerata una prassi naturale e necessaria.
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