Safety Park, convenzione solo per i corsi di sicurezza

La giunta provinciale rinnova il sostegno fino al 2019 al centro di guida sicura Esclusi dal finanziamento pubblico gli eventi collaterali e l’attività sportiva


di Alan Conti


VADENA. Il Safety Park di Vadena dovrà far pesare di più la prima parte del suo nome, ovvero quel “safety” per cui, alla fine, è nato. Questo, almeno, l’orientamento della giunta provinciale che ieri ha rinnovato il piano di contributi alla struttura vincolandolo, però, alle sole attività strettamente connesse alla sicurezza stradale. Che poi poche non sono.

Nella convenzione stipulata dal Safety Park con l’ente pubblico (che prevede il passaggio di 900mila euro di finanziamento quest’anno), infatti, si è puntata l’attenzione su prevenzione e preparazione. Sono tre, infatti, i rami d’azione della pista di Vadena e si dividono in Safety drive, Safety sports e Safety events. Il primo sarà quello sostenuto dalla Provincia. «Le attività di guida sicura saranno le uniche sostenute dall’ente pubblico - conferma l’assessore provinciale competente Florian Mussner - con particolare attenzione per gruppi, bambini e associazioni».

Oltre a queste attività fanno parte dell’architrave operativa della struttura di Vadena anche i corsi dedicati alle forze dell’ordine, vigili del fuoco, soccorso alpino e croce bianca. Un’area del centro, invece, è dedicata alle patenti per moto e scooter. Continuerà, invece, il sostegno diretto alla campagna provinciale “No Credit” coordinata dalla stessa Provincia. Il rapporto con il territorio, però, è destinato a crescere e rinsaldarsi. «Stiamo lavorando perchè la collaborazione con le realtà locali si stringa ulteriormente. Tra i partner avremo Bauernbund, Apa, Oekoinstitut, Aci e Bls. In tutto questo andremo a sostenere anche il concetto di mobilità sensibile che è uno dei cardini della nostra politica».

Tasto sempre molto caldo sui dibattiti attorno al Safety Park è anche quello del rumore nella zona limitrofa. Gli stracci con i vicini sono volati spesso e l’amministrazione sta lavorando per trovare tamponi e contromisure. Non a caso si spinge molto sul pedale dei veicoli elettrici. «Predisponiamo go kart e moto elettriche che riducano al minimo l’inquinamento ambientale e i disturbi per i residenti nelle zone confinanti» conclude Mussner.

Previsto, inoltre, anche uno sviluppo e un potenziamento della campagna “Sos Zebra” finalizzata proprio alla sicurezza stradale nei centri urbani.

Fuori dal perimetro della convenzione, come detto, rimangono i settori di Safety sports e Safety events che da qui in poi dovranno trovare la capacità di autofinanziarsi per sopravvivere.

L’amministrazione, dunque, punta decisa verso una specializzazione del centro che spenga le polemiche.

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