Salorno, cartelle esattoriali in arrivo per 200 residenti

Il Comune deve incassare quasi 50 mila euro di arretrati risalenti al 2012 Pubblicato online l’elenco di chi (famiglie e aziende) non paga rifiuti e acqua


di Massimiliano Bona


SALORNO. I Comuni, in Bassa Atesina ma non solo, si stanno barcamenando per chiudere l'anno con i conti in ordine. Anche in quest'ottica vanno visti i continui prelievi al fondo di riserva ma anche il tentativo di recuperare più denaro possibile dalle tasse arretrate mai pagate. È il caso del Comune di Salorno, dove - come sottolinea in una nota la giunta - "un cospicuo numero di contribuenti" non ha pagato le tasse del 2012. E per tasse si intendono quella dell'asporto rifiuti, ma anche dell'acqua potabile e dell'acqua di scarico, tutti servizi che l'amministrazione fornisce con costi piuttosto onerosi. A stupire, come qualche giorno fa nel vicino Comune di Egna, è proprio il numero esageratamente alto di persone che non pagano le tasse. E nell'elenco, pubblicato online dal Comune di Salorno, ci sono italiani e stranieri, privati e aziende. Come dire, insomma, che il fenomeno è trasversale.

Nel corso dell'ultima seduta la giunta guidata da Roland Lazzeri ha deciso in ogni caso di muoversi dopo numerosi solleciti, anche con raccomandata, andati a vuoto. Saranno infatti oltre 200 i residenti a dover fare i conti con le cartelle di Equitalia, che quando si tratta di riscuotere non bada certo a mezze misure. Ma andiamo nel dettaglio per capire la portata del fenomeno, che per certi versi è davvero preoccupante. Per quanto attiene la tariffa di raccolta e smaltimento rifiuti del 2012 stiamo parlando di ben 103 contribuenti che non hanno pagato per il servizio ricevuto. Si va dai 2.906 euro di una nota ditta di trasporti alle poche decine di euro delle famiglie più piccole. Ma ci sono anche farmacie ed enoteche. Diverse, come detto, le aziende, segno evidente che in diversi settori la crisi non può ancora considerarsi alle spalle.

Per quanto attiene la fornitura di acqua potabile, sempre del 2012, il Comune della Bassa Atesina deve ancora incassare 9.142 euro, da spartire fra una cinquantina di contribuenti, mentre dal capitolo relativo allo smaltimento delle acque di scarico mancano 15.152 euro, a fronte sempre di una cinquantina di avvisi di pagamento andato a vuoto. Ora resta da capire quanti di questi contribuenti riusciranno a mettersi in regola prima che si muova Equitalia. E ormai è solo una questione di giorni.

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