SANITA'

Salta la polizza, a rischio le prestazioni in Alto Adige

La copertura assicurativa per colpa grave del personale sanitario scade il 30 giugno. L’Asl ai dipendenti: provvedete da soli


di Maurizio Dallago


BOLZANO. La missiva, indirizzata a tutto il personale dell’Asl Alto Adige, porta la data del 25 giugno 2018. Nella lettera si comunica che da sabato prossimo «ogni dipendente che si fosse avvalso della copertura assicurativa di Uniqa per colpa grave, dovrà provvedere autonomamente in altro modo». Tempi ristretti, quindi, per porre rimedio a questa situazione. Personale medico sul piede di guerra per la scelta della direzione aziendale. Il perché? «Una comunicazione che arriva a pochi giorni dalla scadenza del contratto con la compagnia assicurativa Uniqa, quando si potevano fare le cose diversamente e non all’ultimo secondo», sottolinea ad esempio Claudio Volanti, vicesegretario vicario del sindacato Anaao (medici ospedalieri).

Il punto è che il personale medico aveva sollevato il problema ai vertici Asl in più occasioni - lo conferma anche il presidente dell’Anpo (primari), Guido Mazzoleni - ottenendo sempre la medesima risposta: «Non ci saranno problemi». «Una leggerezza eccessiva», sottolinea Volanti. Di «pressapochismo» parla Mazzoleni. «Ed invece adesso arriva la missiva, quando in tanti sono pure in ferie e se la ritroveranno nel computer - in forma di mail - al loro ritorno al lavoro, con il rischio che difficilmente tutti riusciranno ad avere la copertura assicurativa per colpa grave a partire dal 1° luglio prossimo», ancora Volanti. «Il rischio è quello di prestazioni ridotte, se tutto il personale - a vari livelli - decide di evitare, ad esempio, interventi di un certo spessore che alzano il rischio di errore», evidenzia l’esponente dell’Anaao. Un tema che tocca, quindi, in primo luogo le strutture ospedaliere.

Ma andiamo per ordine. Il 30 giugno va in scadenza la polizza assicurativa che l’Asl ha stipulato con Uniqa, compagnia assicurativa austriaca. Nell’aprile scorso viene approvata dall’Asl l’indizione della procedura aperta per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa della responsabilità verso terzi e dipendenti dell’Azienda sanitaria per il periodo dall’1 luglio 2018 al 30 giugno 2021, con opzione di rinnovo per ulteriori tre anni (fino al 30 giugno 2024).

Considerato però che tra la data di pubblicazione della procedura aperta e la data della definitiva aggiudicazione intercorre a partire dall’1.07.2018 un determinato lasso temporale (stimato in 4 mesi), «onde adempiere all’obbligo di assicurazione (o di adozione di misura analoga) per la copertura della responsabilità contrattuale verso terzi e verso i prestatori d’opera, a carico delle strutture sanitarie», la direzione Asl ha scelto di «procedere con procedura d’urgenza all’affidamento del servizio di copertura assicurativa mediante stipula di un contratto a breve durata, indicendo allo scopo una procedura negoziata per il periodo dal 01.07.2018 al 31.10.2018».

Visto che non è ovviamente prevedibile chi si aggiudicherà entrambe le procedure concorsuali, e che «Uniqa ha reso noto di recente all’Asl la scelta di non stipulare con i nostri collaboratori, a partire dal 01.07.2018, eventuali polizze assicurative per la copertura della colpa grave in caso di mancata aggiudicazione del servizio di copertura assicurativa della responsabilità (per colpa lieve) verso terzi e dipendenti», si è arrivati alla comunicazione di ieri per la copertura assicurativa in modo autonomo nei casi di colpa grave. Dal punto di vista di legge nulla da eccepire sull’operato dell’Asl. Ma è soprattutto un problema di tempi. «Ora ognuno si rivolgerà ad altri enti o compagnie, ma non si può fare tutto in poco tempo. A 5 giorni dal termine di Uniqa ci dicono di arrangiarci. Non è il modo di fare, è una mancanza di serietà», chiude Mazzoleni.













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