Salvarono alpinista di notte, l’Esercito premia due piloti

Sono in forza all’Aves Altair di Bolzano. Nell’operazione - a 2.500 metri - usarono i visori notturni


di Massimiliano Bona


LAIVES (Bolzano). Due piloti dell'Esercito in servizio al quarto reggimento Aves Altair di Bolzano-Laives sono stati premiati con una medaglia al valore a Viterbo per aver salvato la vita in piena notte a un escursionista disperso sulle Dolomiti con l'ausilio dei visori notturni in una situazione molto insidiosa dal punto di vista operativo. La premiazione - alla presenza del Capo di Stato maggiore dell'Esercito e del generale comandante dell'aviazione dell’Esercito - si è tenuta all'aeroporto Fabbri, dove sono state consegnate due croci di bronzo al merito al tenente colonnello Marco Cardillo e al luogotenente Marco Vegni. I due piloti di stanza in Alto Adige - si legge nella motivazione - "si distinsero per coraggio, perizia e professionalità".

I fatti risalgono al 13-14 giugno 2013. Quella notte, dopo essere stati allertati per il recupero di un alpinista bloccato in parete, Vegni e Cardillo agirono con particolare efficacia per diverse ore nel buio più assoluto nella zona del monte Agner, ad una quota di circa 2.500 metri. Riuscirono a far sbarcare i soccorritori con l'elicottero in equilibrio precario garantendo il successo della missione di recupero del disperso che era a fortissimo rischio di ipotermia.

Questa è anche l'occasione per ricordare che l'unico assetto di soccorso autorizzato ad operare di notte con l'ausilio dei visori Nvg (Night vision googles) è proprio quello dell'Esercito, che si addestra con regolarità a questo tipo di missioni, sempre d'intesa con il Cnsas (corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico). Tra l'altro un'esercitazione si era tenuta, più o meno nella stessa zona in cui venne segnalato il disperso, proprio pochi giorni prima del salvataggio in quota.

Marco Vegni, luogotenente classe 1959, è un pilota esperto che si è arruolato nell'Aviazione dell'Esercito nel 1982 e da allora ha sempre volato su elicotteri Ab-205 in dotazione al reggimento Aves Altair, accumulando un'esperienza di 3.850 ore di volo sulle Alpi nord-orientali, specializzandosi così nel volo in montagna. In carriera ha all'attivo anche diverse missioni in Libia, Kosovo e in Bosnia-Erzegovina. É sposato con Johanna e ha due figlie.

Marco Cardillo, tenente colonnello classe 1969, ha frequentato l'Accademia militare di Modena con il 171esimo corso Fede e dopo la prima nomina ad ufficiale di cavalleria è diventato un pulita dell'Aviazione dell'Esercito dove ha volato per un totale di 1.000 ore con un elicottero A-129 Mangusta e con l'Ab-205. Tra il 2011 e il 2013 ha comandato il 54esimo gruppo Squadroni Cefeo, uno dei gruppi dipendenti dal quarto reggimento Aves Altair. Ha partecipato anche a numerose missioni all'estero in Libano, Kosovo e Afghanistan.

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