Salvini: l’autonomia speciale non si tocca, va esportata

L’autonomia speciale non si tocca: così Matteo Salvini (foto), il segretario della Lega nord, capolista alle europee nella circoscrizione nordest, arrivato ieri a Trento con un camper elettorale del...



L’autonomia speciale non si tocca: così Matteo Salvini (foto), il segretario della Lega nord, capolista alle europee nella circoscrizione nordest, arrivato ieri a Trento con un camper elettorale del Carroccio. «L’autonomia dei trentini non si tocca», sentenzia il segretario leghista. E su Renzi: «È simpatico, ma attenzione che vi sta rubando il portafoglio. Il 25 maggio il vostro è un voto di legittima difesa». Eppure nel Veneto di Zaia l’autonomia speciale non sembra ben vista. «La mia è invidia», risponde Salvini, «Ho visitato una casa di riposo e da lombardo sono invidioso delle strutture di Trento, curate e a prezzi ragionevoli per gli ospiti. Non voglio togliere a voi, voglio che anche Lombardia e Veneto arrivino a questo livello di sviluppo. Purtroppo Roma e Bruxelles vanno in direzione opposta, vogliono rubare a chi ha». Inevitabile la domanda sulla alleanza con il Front National: «Non siamo nati con gli estremisti: quella con Marine Le Pen è un'alleanza che dice prima gli italiani, prima la nostra gente. La Le Pen dice: lavoro ai francesi, stop all'immigrazione clandestina e stop all'estremismo islamico. La stessa cosa che la Lega sostiene in Italia, con gli austriaci, gli olandesi, gli svedesi, i fiamminghi, gli inglesi». La Lega il 25 maggio dovrà superare la soglia di sbarramento del 4%. Non è scontato: «Ho visto i sondaggi riservati: ci danno un buon risultato, siamo in crescita e sono ottimista, ma non mi accontento, voglio un ottimo risultato. Tre mesi ci dicevano “siete al 3, al 4%, non ce la fate”. Penso che prenderemo il doppio di quei voti».













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