«Salvini, la Lega non sia come il Pd»
BOLZANO. Il tempo delle decisioni è quasi scaduto. Entro il 4 settembre andranno depositate le liste per le elezioni provinciali. Forza Italia e Alto Adige nel cuore lanciano l’ennesimo appello a...
BOLZANO. Il tempo delle decisioni è quasi scaduto. Entro il 4 settembre andranno depositate le liste per le elezioni provinciali. Forza Italia e Alto Adige nel cuore lanciano l’ennesimo appello a Matteo Salvini, che si trova in vacanza in Trentino, perché cambi idea e dia il via libera alla lista unica del centrodestra. Michaela Biancofiore e Alessandro Urzì (anche coordinatore regionale di Fratelli d’Italia) attaccano separatamente ma usano il medesimo argomento contro la Lega altoatesina del commissario Massimo Bessone, che ha deciso per la lista solitaria e viene difesa da Salvini in questa strategia. In Trentino invece il candidato presidente Maurizio Fugatti verrà sostenuto da tutto il centrodestra. «Rischiate di diventare come il Pd», dice Urzì. Gli fa eco Michaela Biancofiore: «Faccio un ultimo appello a Salvini affinché la Lega in Alto Adige non faccia la figura del clone del Pd pronto a tutto pur di acchiappare un paio di poltrone in giunta provinciale. La Lega guidi la alleanza di centrodestra. Il gioco della Svp è dividere il fronte degli italiani». Bessone ribadisce: «La decisione di andare da soli alle provinciali è stata votata all’unanimità dalla Lega altoatesina». Urzì prova ancora a cambiare lo schema di gioco: «Non è stata la Lega da Milano a decidere di rompere l’asse con il centrodestra in Alto Adige ma il segretario locale Bessone. Le motivazioni addotte da Bessone sono debolissime e dimostrano una scarsa esperienza politica: oltre a indebolire tutta la comunità italiana nella eventuale trattativa che ci potrà essere con la Svp, rilancia il concetto su cui da sempre si sono arenati il Pd e i fuoriusciti dal centrodestra: bisogna rendersi graditi a via Brennero per essere scelti come partner».