Sanità, «ora obbligati a tagliare»

I dieci milioni in più previsti dal bilancio provinciale non bastano. Cappello: «La riforma è urgente»



BOLZANO. La sanità l’anno prossimo riceverà 9,7 milioni in più rispetto al 2014. Tecnicamente è quindi «salva», uno dei settori che la giunta provinciale ha deciso di tutelare dai tagli alla spesa corrente, insieme a scuola, sociale e Comuni. Ma l’assessore Martha Stocker aveva chiesto 53 milioni in più, perorando fimo all’ultimo i conti presentati dalla Asl. Come anticipato ieri, la giunta ha escluso un aumento così forte alla sanità, fissando nel bilancio 1,139 miliardi. Nel bilancio 2014 la cifra accantonata per la sanità era stata di 1,130 miliardi. L’aumento concordato è di 9,7 milioni, lo 0,9%. «Adesso la riforma è davvero urgente», è la reazione alla Asl. Paradossalmente il congelamento dei conti diventa l’alleato migliore dell’assessore Martha Stocker e di chi nella Asl spinge per la riforma, intesa come riorganizzazione degli ospedali e razionalizzazione amministrativa. «È evidente», conferma Martha Stocker, «le cifre parlano chiaro. Non proponiamo la riforma solo in base ai numeri, ma certamente hanno il loro peso». Le prossime settimane saranno decisive dentro la Svp. Entro fine novembre dovranno arrivare le controproposte dei gruppi di lavoro dei Bezirke della Svp con tecnici della sanità sulla prospettiva della chiusura dei punti nascita di Vipiteno e San Candido e la riorganizzazione dei reparti dei due ospedali e di Silandro. «A gennaio decideremo», conferma Martha Stocker. Da Roma il ministro Beatrice Lorenzin ha chiarito che non intende negoziare sul numero minimo di 500 parti per ospedale.

Marco Cappello, direttore amministrativo della Asl, spiega perché l’azienda aveva chiesto di aumentare di 53 milioni il budget della sanità : «Solo 20 milioni sono necessari per compensare l’inflazione, i costi del personale e dei medicinali. Altri cinque milioni servono per il piano di rientro triennale. Nelle clausure di maggio e settembre sono state evidenziate ulteriori voci passive. In più la richiesta di vacanza contrattuale dell’Anaao comporterebbe altri dieci milioni. Con un incremento di solo dieci milioni la situazione diventa complicata. La riforma sanitaria non è solo indispensabile. Con questi conti diventa urgente».

La riforma sanitaria trova uno sponsor convinto in Assoimprenditori. Il presidente Stefan Pan lo ha ribadito ieri commentando il bilancio varato della giunta, che inizia l’iter in consiglio provinciale.

«Le riforme attualmente in discussione riguardanti la sanità o la pubblica amministrazione sono fondamentali per mantenere servizi di eccellente qualità e allo stesso tempo sgravare ulteriormente collaboratori, famiglie e imprese. Ogni euro che l’amministrazione sarà in grado di risparmiare potrà infatti essere reinvestito per migliorare i servizi, finanziare investimenti strategici e ridurre ulteriormente le imposte», sottolinea Pan. Il bilancio provinciale viene chiuso a 5,332 miliardi, il 2,9% in più rispetto al 2014. Il bilancio spendibile è di 4,602 miliardi, con un aumento del 6,4% degli investimenti (in totale 1,310 miliardi) e livello invariato delle spese correnti a 3,265 miliardi . Così Pan: «Il bilancio si caratterizza per gli sgravi fiscali garantiti a imprese e famiglie. La no-tax area di 20 mila euro relativa all’addizionale regionale Irpef e la riduzione dell’aliquota Irap al 2,68% a partire dal 2015 sono passi importanti nella direzione giusta». (fr.g.)

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