Sanità: via all’assistenza transfrontaliera in Alto Adige
Fino a quando la legge provinciale non entrerà in vigore verrà applicata la normativa nazionale
Con il 5 aprile la direttiva UE in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera è entrata in vigore anche in Italia. È in corso anche l'adeguamento della Direttiva a livello locale: con legge provinciale sarà infatti adeguata alle esigenze dei cittadini e delle cittadine dell'Alto Adige. Fino a quando la legge provinciale non sarà approvata, verrà applicata la normativa nazionale, precisa l'Azienda sanitaria. Secondo il decreto legislativo italiano appena entrato in vigore, al momento valido anche in Alto Adige, tutti i ricoveri per i quali sia previsto almeno un pernottamento necessitano di un'autorizzazione preventiva da parte dell'Azienda sanitaria. Anche prestazioni che prevedano l'utilizzo di apparecchiature mediche altamente specializzate o costose devono essere preventivamente autorizzate. Questa autorizzazione preventiva può essere concessa solo se in Italia non vi è un'offerta adeguata e la prestazione non è usufruibile in un lasso di tempo accettabile dal punto di vista medico. Per questo motivo è bene che tutti i cittadini e tutte le cittadine, prima di prendere in considerazione la possibilità di richiedere un trattamento sanitario all'estero, si informino preventivamente presso gli sportelli amministrativi del Distretto sanitario di appartenenza. In questo modo possono sapere se un'autorizzazione preventiva sia necessaria o meno e a quanto ammonterebbe l'eventuale rimborso.