La pandemia

Sanitari, l’obbligo di vaccino va avanti fino al 31 dicembre 

Nel nuovo decreto inasprite le misure. Chi è guarito può tornare a lavorare ma entro tre mesi deve farsi immunizzar



BOLZANO. Personale sanitario, il Governo ha inasprito le misure. Chi non si vaccina resta sospeso fino al 31 dicembre. I guariti possono tornare in corsia ma se non si fanno immunizzare dopo 3 mesi e 3 giorni tornano a casa. È stato approvato dal Consiglio dei ministri il nuovo decreto-legge che introduce importanti novità in materia di Green pass, regole anti-contagio e obbligo vaccinale.

Marco Cappello - direttore Ripartizione legale Asl - chiarisce le novità principali che riguardano il personale sanitario. «Il Governo ha inasprito le misure e posticipato dal 15 giugno al 31 dicembre la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per il personale sanitario (medici e infermieri) ed i lavoratori pubblici e privati di strutture ospedaliere e residenze per anziani non vaccinati».

Questo significa che ci saranno medici e infermieri sospesi per un anno e mezzo. «Sì è così considerato che le prime sospensioni sono scattate a inizio luglio 2021 e che l'obbligo è stato prorogato fino alla fine dell'anno, i nostri collaboratori che si ostinano a non farsi immunizzare finiranno per rimanere sospesi dal servizio e dalla retribuzione per 18 mesi». Ma c’è una novità positiva perchè i guariti possono tornare in corsia.

«Certo. L'unica novità introdotta a loro favore è il riconoscimento dell'avvenuta guarigione. Il nuovo decreto prevede che in caso di intervenuta guarigione si possa disporre la cessazione temporanea della sospensione lavorativa, sino alla scadenza del termine in cui la vaccinazione è differita in base alle indicazioni contenute nelle circolari del ministero della Salute.

Se però l'operatore sanitario omette poi, nei tre giorni successivi alla scadenza del termine (che è di 3 mesi), di inviare il certificato di vaccinazione, la sua sospensione riprende efficacia».

Quanti dipendenti Asl sono attualmente sospesi? «Ne avevamo sospesi 541, ma nel frattempo si sono vaccinati in 76, per cui ne rimangono a casa 465». E il sistema sanità soffre per questa carenza di personale.

L’avvocato ricorda che la questione riguarda tutti i sanitari, compresi i liberi professionisti, che in totale sono quasi 2.000, posto che degli iniziali 5.000 no-vax di inizio aprile 2021 (data di entrata in vigore del decreto Draghi), più di 3.000 si sono vaccinati. Cappello precisa inoltre che l'obbligo del Green pass viene meno dal primo aprile per i luoghi all'aperto, negozi e hotel mentre per andare al lavoro fino al 30 aprile basterà il certificato verde base, anche per gli over 50 e poi, dal primo maggio, non sarà più necessario neppure quello.













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