Il decreto

Sanitari no vax guariti: domani tornano al lavoro

Il vicedirettore sanitario Asl Pierpaolo Bertoli: «Ma se non si fanno immunizzare dopo tre mesi dalla guarigione torneranno a casa»



BOLZANO. «Venerdì primo aprile (domani) il personale sanitario non vaccinato ma guarito dall’infezione può tornare al lavoro e questo secondo le direttive dell’ultimo decreto Draghi». Lo ricorda Pierpaolo Bertoli, vicedirettore sanitario Asl che precisa: «Medici ed infermieri possono tornare in corsia ma se non si fanno immunizzare dopo 3 mesi e 3 giorni dall’avvenuta guarigione torneranno a casa». Niente da fare per tutti gli altri che restano sospesi senza stipendio fino al 31 dicembre.

Marco Cappello - direttore Ripartizione legale Asl - dice che «il Governo con l’ultimo decreto legge che è stato appena pubblicato in Gazzetta ufficiale ha inasprito le misure e posticipato dal 15 giugno al 31 dicembre la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per il personale sanitario (medici e infermieri) ed i lavoratori pubblici e privati di strutture ospedaliere e residenze per anziani non vaccinati».

Questo significa che ci saranno medici e infermieri sospesi per un anno e mezzo. «Sì è così considerato che le prime sospensioni sono scattate a inizio luglio 2021 e che l'obbligo è stato prorogato fino alla fine dell'anno, i nostri collaboratori che si ostinano a non farsi immunizzare finiranno per rimanere sospesi dal servizio e dalla retribuzione per 18 mesi».

Ma c’è una novità positiva perchè i guariti possono tornare in corsia già da domani. «L'unica novità introdotta a loro favore è il riconoscimento dell'avvenuta guarigione. Il nuovo decreto prevede che in caso di intervenuta guarigione si possa disporre la cessazione temporanea della sospensione lavorativa, sino alla scadenza del termine in cui la vaccinazione è differita in base alle indicazioni contenute nelle circolari del ministero della Salute. Se però l'operatore sanitario omette poi, nei tre giorni successivi alla scadenza del termine (che è di 3 mesi), di inviare il certificato di vaccinazione, la sua sospensione riprende efficacia».

Quanti dipendenti Asl sono sospesi? «Ne avevamo sospesi 541, ma nel frattempo si sono vaccinati in 76, per cui ne rimangono a casa 465». E il sistema sanità soffre per carenza di personale. L’avvocato ricorda che la questione riguarda tutti i sanitari, compresi i liberi professionisti, in totale quasi 2.000, posto che degli iniziali 5.000 no-vax di inizio aprile 2021 (data di entrata in vigore del decreto Draghi), più di 3.000 si sono vaccinati.













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