Santuario di Fatima, la statua di Cristo viene dalla Gardena

L’artista di Ortisei Filip Moroder Doss è l’autore dell’opera «Quando ho saputo che mi avevano scelto ho pianto»


di Daniela Mimmi


ORTISEI. Viene da Ortisei ed è stata realizzata dallo scultore gardenese Filip Moroder Doss, la statua di Cristo di bronzo laminata in oro che dal 23 ottobre abbellirà il nuovo presbiterio davanti al Santuario di Fatima, in occasione del centenario dell'apparizione della Madonna. Misura 2,30 metri per 2,19 e rappresenta non il solito Cristo in croce, ma il Cristo della redenzione. Incontriamo lo scultore nel suo atelier di Ortisei, tra splendidi pezzi d'arte, Cristi e Madonne sottili e aerei, e modellini di chiese. «La parte superiore è staccata dalla parete, perché deve dare l'impressione di alzarsi in volo, di liberarsi dal peso e di accoglierci. Il mio è un messaggio di speranza. La parete, come ho suggerito io, sarà retroilluminata con diversi colori a seconda delle cerimonie». Non solo la realizzazione è stata lenta e laboriosa, ma anche tutte le tappe precedenti. «So che alcuni componenti della Commissione del Santuario di Fatima avevano visto dei miei lavori alla Fiera di Vicenza del 2009. Mi hanno seguito per 4 anni. Poi mi hanno contattato per mail nel maggio del 2014. Ho mandato un bozzetto di 40 centimetri e ho aspettato. So che in gara eravamo in tre. La risposta mi è arrivata alla fine di luglio. Quando ho saputo che avevano scelto me, giuro che mi sono messo a piangere. È una occasione che, nella vita di un artista, capita una volta sola! In settembre sono stato invitato a Fatima per un colloquio davanti alla Commissione del Santuario. Abbiamo parlato per diverse ore. Quando sono tornato a Ortisei mi sono subito messo al lavoro. Prima ho realizzato la statua in creta, poi ho fatto il negativo in gesso, poi di nuovo in positivo in cerca, e via dicendo. Ci sono diversi passaggi. Adesso è nella fornace di una fonderia di Vicenza, dove rimane per una settimana, a 450 gradi. Poi tornerà a Ortisei per la doratura». Il 19 ottobre partiranno in 7 da Ortisei e Bolzano per raggiungere Fatima, nel centro del Portogallo, e installare il grande Cristo dorato. «Partiamo con un furgone e una macchina. Con noi c'è il fotografo che realizzerà la mostra che sarà allestita a Fatima, un giornalista e un operatore di Rai Sender Bozen che realizzerà un documentario che sarà trasmesso in tedesco, italiano, ladino e sottotitolato in inglese».

Il Cristo installato al centro della enorme piazza (contiene 240 mila persone) del Santuario di Fatima, è un altro pezzo di creatività e fantasia gardenese in giro per il mondo. Filip Moroder Doss è presidente di Unika, sodalizio di artisti gardenesi. Opera nei musei più importanti del territorio di cultura ladina nel campo della mitologia e delle leggende dolomitiche. Nel 2013 è stato invitato a presentare la scultura lignea italiana al 1° Wwd - World Wood Day in Tanzania. Espone a Castel Sant’Angelo presso l’abbazia di Novacella di Bressanone. Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, Filip Moroder Doss è noto per le sue opere in varie chiese come, tra le più note, la Chiesa di San Biagio a Casalecchio di Reno (Bo), la chiesa di Sacra Famiglia di Nazareth a Grassobbio (Bg), il Santuario della Madonna di San Luca a Bologna, la chiesa S. Maria Goretti a Ubersetto di Fiorano Modenese e di Bologna, la cappella di Assunta Viscardi presso l’istituto Le Farlottine di Bologna, la chiesa di San Luca ad Aubing a Monaco di Baviera. Nel 2014 è stato premiato al concorso e scelto per l’esecuzione dell’opera artistica del nuovo Presbiterio del Duomo di Monselice, a Padova.













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