Saranno azzerate tutte le cariche nella Svp cittadina

Anche Sepp Brunner dovrà rimettere il suo mandato Gruber è intenzionato ad andare avanti col rinnovamento


di Giuseppe Rossi


MERANO. Non cambiare nulla per cambiare tutto. La Südtiroler Volkspartei reagisce al sonoro sberlone elettorale ricevuto nel mese di maggio con una serie di provvedimenti che non hanno precedenti nella storia delle quattro sezioni cittadine. L'altra sera al termine della serata dei lunghi coltelli dentro lo Stadtkomitee, il parlamentino cittadino della Stella alpina, è stato deciso di congelare la situazione attuale ma al contempo di azzerare tutti gli organismi interni al partito, proprio tutti. L'unica che avrebbe voluto subito dimettersi sarebbe stata Maria Theresia Clementi Ladurner, Obfrau della sezione di Quarazze. Anche se nessuna delle quattro sezioni (Merano centro, Maia Bassa, Maia Alta e Quarazze) fossero in prossimità di scadenza, entro l'anno saranno tutte rinnovate. Il mese prescelto sarebbe quello di novembre. Questo significa che anche i quattro Obmänner, i capi sezione, e lo stesso Sepp Brunner, dovranno rimettere il mandato ai tesserati.

Elezioni a tappeto per realizzare una rifondazione del partito che parte dal basso, questa è la sostanza, nessun taglio di teste. Ma non solo. La stessa sorte, ovvero nuove elezioni e azzeramenti dei vertici, toccherà anche a tutti gli altri organismi interni della Svp, ad esempio il Sozialausschuss, il direttivo sociale, quello che rappresenta i giovani, quello dei contadini e dell'economia. E lo stesso candidato sindaco Gerhard Gruber, battuto da Paul Rösch al ballottaggio, non è rimasto esente da critiche. Diversi, in particolare i rappresentanti dei contadini dentro lo Stadtkomitee ne hanno chiesto la testa, attribuendo praticamente a lui e solo a lui la disfatta elettorale.

Qualcuno avrebbe posto addirittura il veto, qualora la Svp accettasse l'offerta di Paul Rösch di entrare in coalizione con i Verdi, su Gruber assessore comunale. Secca, secondo quanto riportato da alcuni presenti alla serata nella sede di via Cassa di risparmio, la replica di Gruber, che dopo sei mesi di campagna elettorale, un programma per la città stilato con l'apporto di iscritti e cittadini, l'appoggio di oltre quattromilacinquecento elettori, avrebbe dichiarato di non aver nessuna intenzione di abbandonare. Mi batterò, avrebbe detto Gruber, affinchè il mio programma elettorale venga realizzato, nel ruolo di assessore o meno, questo non importa.

Il condizionale è d'obbligo in quanto l'imperativo all'uscita della riunione dell'altra sera per tutti i presenti sarebbe stato il silenzio stampa. Meglio raccogliere i cocci in silenzio, sistemarli in un angolino della casa e attendere, in sostanza, tempi migliori. La decisione presa l'altra sera nello Stadtkomitee, in sostanza rinvia alla fine dell'anno la resa dei conti interna al partito, che ci sarà, eccome. Lo stordimento tra i vertici è però ancora alto, visto che più che di una ammissione generale di aver commesso errori nell'affrontare la campagna elettorale, ancora qualcuno ha tentato di scaricare sul team del candidato sindaco tutti gli sbagli.

Gli scenari che ora si aprono sono diversi: la Svp, che non ha ancora nominato la delegazione che incontrerà la prossima settimana il nuovo sindaco Paul Rösch, entra in coalizione con i Verdi per il governo della città e l'unico nome certo per un possibile posto di assessore pare quello di Gabriela Strohmer mentre per il secondo posto potrebbe esserci Gerhard Gruber o nuovamente Stefan Frötscher. La Svp però potrebbe anche restare fuori e avviare subito il rinnovamento del partito con la ricerca di un nuovo personaggio di punta a fare da guida.

C'è chi parla con insistenza di Renate König, membro del cda di Aew e figlia del ragionier Manfred, per anni presidente di Terme Merano. Una terza soluzione, che nessuno ammetterà mai, potrebbe essere quella di accettare l'ingresso in giunta, ma trasformando sin da subito la Svp in un tecnico specializzato del genio guastatori, per far saltare nel giro di un paio d'anni il governo Rösch e quindi tornare a votare nel 2017 con un rinato spirito di conquista della poltrona di sindaco di Merano.

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