Scandalo Ipes: nuovi indagatiGrando torna subito al lavoro

La Procura di Bolzano allarga l’inchiesta sulla corruzione all’interno dell’Ipes, preparandosi a iscrivere nel registro degli indagati altri funzionari di medio livello. Intanto il legale di Stefano Grando, annuncia che non appena sarà scarcerato tornerà in ufficio



BOLZANO. «Stefano Grando torna a lavorare venerdì - assicura l’avvocato Marco Ferretti -: il provvedimento di sospensione, emesso dal cda dell’Ipes, riguarda solo il periodo della detenzione che finisce il 19 agosto». Intanto si annuncia l’iscrizione di nuovi nomi sul libro degli indagati.
Grando, ex direttore del Centro servizi inquilinato dell’Ipes, è rinchiuso nel carcere di via Dante dai primi di giugno. Era stato arrestato assieme al suo braccio destro Peter Kritzinger nell’ambito dell’indagine dei carabinieri sulla corruzione. Mesi di intercettazioni e pedinamenti hanno fatto emergere un giro di favori, regali, mazzette: era il prezzo che, a quanto pare, i piccoli artigiani dovevano pagare ai due arrestati e ai cinque dipendenti Ipes indagati, per ottenere lavori di ristrutturazione o manutenzione all’interno degli alloggi dell’Istituto. Il principio era: se paghi lavori, altrimenti si chiama un’altra ditta.
Se in questi mesi non sono emersi elementi nuovi a carico degli arrestati, Grando uscirà dal carcere di via Dante il 19 agosto e Kritzinger, rinchiuso in via Pilati a Trento, il 22. In caso contrario la Procura potrebbe chiedere al gip l’emissione di un nuovo ordine di custodia cautelare. Ma l’avvocato Ferretti esclude quest’ipotesi: «Ho visto gli interrogatori degli imprenditori, non mi pare che sia emerso nulla di particolare nei confronti di Grando. Quindi il mio cliente verrà scarcerato il 19 e venerdì riprenderà il servizio. Non potrebbe fare altrimenti».
Dove verrà ricollocato? Non si sa. Sicuramente non tornerà a dirigere il centro servizi inquilinato, visto che nel frattempo è stato sostituito da Klaus Pircher, che prima dirigeva il Centro servizi inquilinato di Merano.
Stesso discorso per Kritzinger: anche lui è stato sospeso dall’incarico di capogruppo della squadra dei manutentori ma non dal servizio. Uscirà dal carcere tre giorni dopo Grando, ovvero il 22. Anche nel suo caso l’Istituto dovrà decidere dove ricollocarlo almeno per l’anno e mezzo che lo separa dalla pensione. Con la scarcerazione di Grando e Kritzinger comunque l’indagine, condotta dal sostituto procuratore Axel Bisignano e coordinata dal capo della Procura Guido Rispoli, non si deve ritenere conclusa. Anzi. L’inchiesta si sta allargando. Dall’esame della documentazione sequestrata e dagli interrogatori sono emersi nuovi elementi e ulteriori particolari che coinvolgerebbero altri dipendenti Ipes che avrebbero fatto parte del «sistema». I loro nomi stanno per essere iscritti sul libro degli indagati.
Questo ulteriore passo avanti dell’inchiesta costringerà l’Istituto a nuovi spostamenti interni del personale. Per una questione di opportunità i primi cinque indagati sono stati spostati da via Milano presso la sede di via Orazio e sono in attesa di essere trasferiti in Provincia. Trasferimento che si annuncia più complicato del previsto.

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