Schülmers: «In Alto Adige c’è un vuoto etico»

All’inaugurazione dell’anno giudiziario, il Procuratore cita Berlinguer e il “me ne frego” di Durnwalder



In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario il procuratore della Corte dei Conti di Bolzano, Robert Schülmers, ha denunciato «un vuoto etico» in Italia come in Alto Adige. Secondo Schülmers, «il recente scandalo Sel dimostra che l’Alto Adige forse non è più un’isola felice e costituisce il segno più tangibile del vuoto etico». Il procuratore ha respinto critiche di politici locali e ha detto che la Corte dei Conti non è il nemico ma il garante della vera autonomia.

Il procuratore ha auspicato una «collaborazione e disponibilità delle amministrazioni» locali. «Collaborazione e disponibilità che però mal si conciliano con dichiarazioni di insofferenza verso i controlli della Corte dei Conti, manifestate dal “me ne frego della Corte dei Conti” pronunciato da un noto politico locale». Durnwalder.

Il procuratore ha definito «talvolta anche pretestuose» le critiche rispetto all’operato della Procura.

Schülmers durante la sua relazione ha citato Enrico Berlinguer, secondo il quale «molti italiani si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi o sperano di riceverne».













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