Schülmers: «Non ho nulla da temere. Servono accertamenti veloci»

Il Procuratore regionale della Corte dei Conti dice di non aver mai spedito le mail al Fatto Quotidiano



Il procuratore regionale della Corte dei conti di Bolzano, Robert Schülmers, dichiara in riferimento all’inchiesta aperta nei suoi confronti dalla procura di Roma per calunnia e offese all’onore del Capo dello Stato in riferimento a presunte pressioni del Quirinale per il caso Durnwalder di non aver «nulla da temere dall’accertamento della verità». Schülmers auspica che «gli accertamenti in corso siano quanto più completi e veloci al fine di ricostruire gli esatti termini della complessiva vicenda». Schülmers annuncia che si attiverà «in modo determinato nei confronti dell’autorità giudiziaria perchè l’attività sia svolta nel più breve tempo possibile». In relazione alle notizie di stampa diffuse in questi giorni il procuratore regionale della Corte dei conti di Bolzano precisa di «non avere nulla a che fare con la trasmissione di corrispondenza associativa al quotidiano nazionale “Il Fatto quotidiano”. Ciò premesso, la semplice lettura delle mail pubblicate dal quotidiano non legittima in alcun modo, salvo palesi mistificazioni, le conclusioni cui taluni sono arbitrariamente pervenuti, soprattutto in relazione all’ipotizzato diretto coinvolgimento del Quirinale nella vicenda dei cosiddetti fondi riservati» del governatore altoatesino Luis Durnwalder. Schülmers si riserva di adire le vie legali nei confronti «di tutti coloro che, in qualsiasi modo, in questi giorni hanno esternato o comunque diffuso affermazioni ritenute, oltre che infondate, anche diffamatorie o calunniose nei propri confronti».













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