Bocciata la proposta di Tommasini che puntava ad acquistare in città cento appartamenti per il ceto medio

Schiaffo dei costruttori alla Provincia

Il bando va deserto: nessuno disposto a vendere case nuove a 2.300 euro al metro


Valeria Frangipane


BOLZANO. «Il bando scade tra poche ore e non c'è nessuna offerta». L'assessore all'edilizia abitativa - Christian Tommasini - allarga le braccia: «La Provincia aveva messo sul tavolo 2.332 euro al metro per acquistare a Bolzano 100 alloggi per il ceto medio e l'Ipes ma nessun costruttore ha offerto nulla. Che la smettano di parlare ci crisi».

Gli imprenditori lo avevano anticipato. Vittorio Repetto, costruttore e presidente della Cassa edile, ha bollato fin da subito l'offerta dell'assessorato come "improponibile": «La Provincia non riuscirà mai a comprare a Bolzano case nuove ad un prezzo simile. Dovessi svendere un appartamento, riuscirei ad incassare un prezzo migliore». E così in effetti è stato.

Ma Tommasini non se ne sta zitto: «Noi vogliamo trovare casa al ceto medio ed a chi è in lista per l'Ipes e per abbattere i tempi d'attesa abbiamo addirittura tentato di comprare alloggi nuovi e appena finiti sul libero mercato ma come vedete ci risulta impossibile farlo perchè non possiamo pagare cifre eccessive. L'Ipes costruisce a 1.830 euro al metro, la giunta ha scelto di aggiungere il 25% e di arrivare a 2.332, certo forse si poteva salire ancora un po' (visto che le coop a Casanova hanno edificato a 2.700 euro) ma non troppo. Impossibile pretendere che l'ente pubblico compri a prezzi di mercato».

L'assessore spiega che la Provincia non può permettersi di fare speculazioni. «Siamo stati addirittura accusati di voler favorire i costruttori... ci mancava solo che ci fossimo messi a comprare appartamenti a 4.000 o 5.000 euro al metro!». Quindi la bacchettata. «Sentite, nessuno nega la crisi del settore ma a questo punto non mi sembra che agli imprenditori vada male come dicono perchè se la situazione fosse veramente nera avrebbero accettato senza troppi problemi anche le nostra proposta».

Invece piuttosto che svendere o vendere sottocosto, continuano a tenere fermi gli immobili. Allo stato attuale restano più interessanti gli altri due bandi della Provincia. Il primo cerca terreni per realizzare cento appartamenti con procedure semplificate per la modifica della destinazione d'uso di terreni non edificabili e prezzo a base d'asta di 740 euro al metro quadrato. Il secondo parla di 120 alloggi, con formula chiavi in mano, dal terreno al costruito.

E sempre a proposito di crisi dell'edilizia - le ultime cifre parlano di un -17% di opere rispetto al 2010 - l'assessore all'urbanistica Chiara Pasquali risponde alle cooperative che protestano perchè da otto anni non ricevono più terreni e che chiedono un accelerazione degli espropri per costruire il nuovo quartiere su via Druso.

Così la Pasquali: «Le coop possono stare tranquille perchè abbiamo messo a bilancio 31 milioni di euro per gli espropri che saranno possibili appena avremo in mano il progetto per il piano d'attuazione che i privati stanno mettendo a punto. Conto di vedere la bozza la settimana prossima e di approvare il piano a gennaio 2012 e poco dopo di partire con gli espropri».

Quindi una stoccata agli imprenditori: «La crisi c'è e non si nega e lo vedo dal numero di richieste di concessioni che sono crollate ma devo dire che è inutile continuare a chiedere terreni quando ci sono cantieri mollati a metà perchè tanto non si vende». E c'è dell'altro. «Accade sempre più spesso che le poche richieste di concessione che ci arrivano siano pure tormentate. Si tratta infatti di demo-ricostruzioni con i vicini di casa che mettono i bastoni tra le ruote».

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