Schianto con l’ambulanza Il giudice annulla la multa

Franco Ceccheli, che era alla guida della sua Bmw, ha dimostrato che l’autista del mezzo di soccorso avrebbe attivato la sirena all’ultimo momento


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Franco Ciccheli, l’automobilista coinvolto nello spettacolare incidente della strada con un’ambulanza della Croce Bianca (nel settembre dello scorso anno all’incrocio tra via Druso, via Amalfi e via Palermo) ha vinto la sua prima battaglia legale in relazione alle presunte responsabilità del sinistro. Il giudice di pace Sandra Bertolini ha infatti accolto il ricorso (curato dagli avvocati Angelo Polo e Flavio Moccia) avverso la contravvenzione inflittagli dalla polizia municipale in relazione alla presunta violazione dell’articolo 177 del codice della strada (41 euro e sottrazione di due punti della patente di guida) che impone ad ogni conducente di fermarsi immediatamente e lasciare libero transito ad un mezzo di soccorso non appena si avverte una sirena. In sostanza il processo ha evidenziato (seppur con un margine di dubbio) che il mezzo di soccorso avrebbe attivato sirena e lampeggianti solo all’ultimo momento. Come si ricorderà l’ambulanza della Croce Bianca proveniva da piazza Adriano ed era diretta a tutta velocità verso l'ospedale di San Maurizio con un paziente a bordo. Solo una buona dose di fortuna evitò che l'incidente provocasse delle vittime. L’ambulanza impegnò l’incrocio con via Palermo ad alta velocità e con il semaforo rosso seppur con la sirena attivata. Franco Ceccheli, che era alla guida della sua Bmw, non avrebbe avuto il tempo di rendersi conto di quanto stesse accadendo. L’ambulanza andò a sbattere contro il muso anteriore dell'auto. La macchina andò in testa coda in mezzo all'incrocio ma riuscì a proteggere l'automobilista mentre l’ambulanza si rovesciò sul un fianco strisciando per un centinaio di metri e coinvolgendo marginalmente altre quattro auto e una moto. A conclusione della ricostruzione di quanto avvenuto la polizia municipale decise di infliggere una contravvenzione sia all’automobilista della Bmw (che non si era fermato per far passare l’ambulanza) sia al conducente del mezzo di soccorso che, pur in emergenza, avrebbe dovuto di approssimarsi ad un incrocio con la massima prudenza. Tanto più se si impegna un incrocio col semaforo rosso. Ora la parola passa al giudice civile. La Croce Bianca, infatti, ha citato in giudizio per martediì mattina Franco Ceccheli lamentando un danno di 70 mila euro. L’automobilista si è costituito chiedendo a sua volta i danni (con domanda riconvenzionale) forte della decisione del giudice di pace che, seppur nel dubbio, ha considerato più probabile che l’ambulanza avesse attivato la sirena all’ultimo momento.

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