MERANO. Capovolgere la visione della politica, mettere sottosopra il rapporto tra eletti e cittadini elettori seguendo i principi della progettualità, della partecipazione e del benessere per i residenti. Con questo progetto ambizioso, ieri Francesca Schir ha aperto la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle in città in vista delle elezioni del 10 maggio. Sarà lei, insegnante al liceo Gandhi, 41 anni, con dieci anni alle spalle di servizio alla Digos di Bolzano e un’apparizione politica in consiglio comunale oltre 20 anni fa nella lista Chistè, a guidare la prima volta del movimento di Beppe Grillo in riva al Passirio.

Francesca Schir sarà la candidata sindaco dei pentastellati e con lei scenderanno nell’agone politico altri 15 candidati meranesi. Obiettivo dichiarato è quello di conquistare almeno due seggi in consiglio comunale.

Ieri mattina la proposta del Movimento 5 Stelle è stata presentata ufficialmente alla presenza del consigliere provinciale Paul Köllensperger e dell’onorevole Riccardo Fraccaro. La candidata sindaco ha anche presentato i primi nomi delle persone che la accompagneranno in questa avventura. E così si scopre che i Cinquestelle a Merano sono un partito al femminile: sette su dieci candidati presentati sono donne. «Puntiamo ad arrivare a una lista di quindici persone - ha detto Francesca Schir - ma per alcune stiamo ancora attendendo la certificazione centrale».

Con il Movimento si candideranno Anna Valle, Francesca Morrone, Laura De Maio, Carla Mira, Elsa Spat, Petra Nollet, Maurizio Ferrazin, Paolo Barracco e Alessandro Zamboni, questi i primi nomi forniti.

Primo punto del programma di Schir e colleghe sarà quello di far approvare la modifica dello statuto comunale che recepisce la nuova legge regionale sulla democrazia diretta, grazie alla quale sarà possibile modificare lo statuto del Comune con proposte sottoscritte direttamente dai cittadini. «L’area del Palamainardo - ha detto Schir - deve diventare uno spazio nel quale far crescere e aprire piccole e medie imprese e laboratori artigianali sostenute dal nostro fondo sul microcredito. A Lazago bisogna creare un progetto per i giovani. A Merano viviamo l’assurdo che si pattina in italiano e si corre in tedesco, si gioca a basket in tedesco e si salta in italiano. Lo sport deve diventare una pratica per l’integrazione e la convivenza reale. Un’occasione anche per un ripensamento dell’uso dei soldi pubblici. Mancano eventi culturali collegati ai problemi della città, sul traffico sull’abuso delle slot machines, sulla democrazia diretta. I cittadini devono tornare protagonisti, aprire le finestre e far entrare aria nuova in casa. Vuole un esempio concreto? Perché deve essere la Sasa a decidere i percorsi degli autobus. Devono essere i cittadini a decidere dove sistemare le fermate dei bus».

I cinquestelle che saranno eletti rinunceranno a metà del loro compenso, siano essi consiglieri, assessori o sindaco. L’onorevole Riccardo Fraccaro ha annunciato che da inizio aprile dieci consulenti del lavoro saranno a disposizione gratuita per quei giovani che abbiano un’idea imprenditoriale e vogliano accedere al fondo sul microcredito creato a livello nazionale (30 milioni di euro) con le indennità alle quali hanno rinunciato onorevoli e senatori. Una buona idea sarà finanziabile con un fondo di garanzia fino a 35 mila euro. I dieci consulenti creeranno assieme al richiedente un business plan e presenteranno con lui un modulo da inviare via internet al ministero dello sviluppo economico. Con l’attestazione si potrà ottenere un mutuo a tasso agevolato rimborsabile in 10 anni.