Sci: Coppa del Mondo, in Val Gardena vince Walchhofer, Heel 7°

Sci: Coppa del Mondo, in Val Gardena vince Walchhofer, Heel 7°



VAL GARDENA. Supergigante anomalo in Val Gardena. ma soprattutto supergigante amaro per gli italiani. Ha vinto il campione austriaco Michael Walchhofer - 17/o successo nella carriera di questo 35/enne veterano del circo bianco - davanti al tedesco Stephan Keppler, uno sconosciuto che mai era andato più in là dell'ottavo posto.Terzo il canadese Erik Guay.

E gli azzurri? Per trovare il primo bisogna risalire sino in settima posizione con Werner Heel che ancora soffre per una mano fratturata poco più di due settimane fa. Poi, ma solo 14/o, c'è Peter Fill mentre ancor più indietro - 24 /a e 27/a posizione sono finiti Patrick Staudacher e soprattutto l'attesissimo Christof Innerhofer.

''Non è stato davvero un bel compleanno - ha detto deluso l'altoatesino che è diventato 26/enne e sognava un podio se non addirittura una vittoria per festeggiare- ma il fatto è che stamattina non ho mai avuto feeling con la pista. Spingevo e mi accorgevo che non succedeva niente. Ho capito subito che stava andando male. Speriamo in domani, speriamo nella discesa ed in tempo migliore''.

In effetti la Saslong era completamente diversa da quella della prova cronometrata quando il cielo era azzurro con sole e con gelidi 18 gradi sotto zero. In gara il cielo era coperto, il termometro era risalito di qualche grado, non bastasse, dopo i primi dieci al via si è messo a nevicare sempre più intensamente.

Ne è venuto fuori un supergigante anomalo , grigio come il tempo, mai emozionante, persino un po' noioso. Un qualche, modesto, brivido l'hanno dato un errore di Bode Miller (16/o) e la caduta del norvegese Axsel Svindal.

Insomma, sulla Val Gardena è arrivata con qualche ora di anticipo la perturbazione che viaggia da ovest verso est.

Ed in Francia, non a caso, la troppa neve ha fatto annullare il supergigante donne della Val d'Isere. Il cambio meteo ha fatto così saltare tutti i pronostici anche se poi, alla fine, ha vinto un superasso come Machael Walchhofer, padre di famiglia ed albergatore di successo nel salisburghese.

Lui voleva mollare l'agonismo già l'anno scorso ma i dirigenti viennesi l'hanno tenuto in squadra con i denti pur di avere una punta di valore ed esperienza per ricostruire il Wunderteam dell'alta velocità. Quello del Wunderteam non è però problema che si pone per l'Italia dove si naviga a vista, gara dopo gara.

I talenti ci sono ma i risultati latitano. Comunque Innerhofer Heel e Fill sono atleti tosti, vecchia scuola altoatesina in cui si impara a non mollare mai. Si può star certi che nelle discesa - tempo permettendo - daranno l'anima per spuntare un buon risultato sulla pista di casa.













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