Sciopero generale, le maschere bianche dei licenziati
Scarsa l’adesione nel settore pubblico, intorno al 50% tra i metalmeccanici. In piazza Matteotti la protesta degli addetti alle pulizie dell’ospedale e degli operai della Memc
Le maschere e le tute bianche degli addetti alle pulizie dell’ospedale e i cartelli degli operai della Memc: così un centinaio di lavoratori hanno manifestato in piazza Matteotti in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil. L’adesione in Alto Adigeè stata piuttosto bassa: scarsissima nel pubblico, più elevata nelle fabbriche.
«Adesione in linea con l’ultimo sicopero - dichiara il segretario generale della Cgil-Agb Lorenzo Sola - e questo, viste le difficoltà delle quali siamo tutti consapevoli, è già un buon risultato. Abbiamo registrato , una maggiore partecipazione da parte dei lavoratori del settore metalmeccanico, una buona adesione degli addetti degli appalti di servizio per quanto riguarda il commercio (Filcams). Il comparto del pubblico impiego si è mantenuto in linea con i dati registrati in occasione dell’ultimo sciopero, mentre numerosi sono stati gli insegnanti che hanno anche preso parte, nella mattinata, al presidio nel capoluogo».
Picchi fino all’70-80% di adesione in diverse aziende tra i lavoratori della Fiom: «La media - così il segretario della cateogria Fabio Parrichini - è stata del 50%. Stando ai dati raccolti finora al termine del primo turno ci sono state aziende che hanno dovuto sospendere la produzione».
Sono invece complessivamente 173 i dipendenti della Provincia che hanno preso parte allo sciopero generale pari all’1,69% del totale dei dipendenti dell’Ente pubblico. Nel dettaglio hanno preso parte allo sciopero 56 dipendenti della Provincia (1,39%), 69 delle scuole professionali e degli istituti musicali (1,77) e 48 degli asili (2,09). Lo ha reso noto la Provincia.
Nelle scuole altoatesine di lingua italiana è stata registrata una partecipazione allo sciopero del 5,6% degli insegnanti (109 unità), mentre in quelle di lingua tedesca la percentuale è stata del 2,94% (171 docenti ed un dirigente scolastico). Nessuna astensione dal lavoro nelle scuole ladine. Lo ha reso noto l’Intendenza scolastica.