Scomparso in Sardegna, ricerche sospese 

Ma la madre di Fabrizio Rocca: le unità cinofile altoatesine pronte a scendere a Porto Rotondo



BOLZANO. Il prefetto di Sassari nella giornata di ieri ha deciso di far sospendere definitivamente le ricerche di Fabrizio Rocca, il giovane informatico bolzanino scomparso la sera del 14 maggio. Lo ha reso noto nella serata di ieri la madre, Raffaella de Rosa. Si ritiene si sia trattato di un allontanamento volontario.

Un volontario delle unità cinofile, come spiega sempre la donna, starebbe comunque continuando a perlustrare la zona. «Da Brunico e da altre zone dell’Alto Adige sarebbero pronte partire – spiega Raffaela de Rosa – altre unità cinofile, guidate da volontari, alla volta di Porto Rotondo. Per fare questo, però, serve l’autorizzazione del prefetto, ossia dell’autorità che ha appena deciso di far interrompere le ricerche dello scomparso. Una autorizzazione che, per il momento, non è stata concessa».

La madre tiene a precisare che se qualcuno volesse raggiungerla, «siamo disposti ad ospitarlo, pagandogli vitto alloggio e tutto il resto. Se qualcuno ha voglia di darci una mano è il benvenuto. Ovviamente servono persone preparate, volontari della protezione civile o cacciatori. Gente abituata a muoversi in determinate situazioni, insomma».

Ventitré anni, alto oltre un metro e novanta, Rocca è sparito in Sardegna la sera del 14 maggio scorso dal residence di Porto Rotondo dove si trovava per effettuare lavori di cablaggio della struttura. Fabrizio era stato avvistato nei giorni scorsi nella zona di Punta Lada, «ciò significa che è qui a Porto Rotondo», sostiene la madre. «Temo che si sia spaventato per tutto il clamore creato dalla sua storia e proprio per questo stia scappando».













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