In Commissione alla Camera è polemica sul testo di Mameli in tutte le aule

Scontro sull'Inno nelle scuole

Bertolini (Pdl) e Conte (Fli) all'attacco del collega Zeller (Svp)



BOLZANO. Duro scontro in Commissione pareri della Camera fra l'onorevole Karl Zeller della Svp e i parlamentari del centrodestra Isabella Bertolini del Pdl e Giorgio Conte di Fli: al centro della polemica l'introduzione dell'insegnamento dell'Inno d'Italia nelle scuole. Zeller ha prospettato la necessità "quantomeno di distinguere questa previsione per le scuole di lingua tedesca e ladina delle minoranze linguistiche altaotesine". «Gli studenti altoatesini di lingua tedesca sono studenti della scuola italiana, perchè non esistono scuole tedesche, ma solo in lingua tedesca», ha rimproverato Zeller l'onorevole Isabella Bertolini alla quale ha poi fatto eco anche l' onorevole Giorgio Conte di Fli che, ironizzando ha constatato «come allora bisognasse prendere atto che il collega Zeller non fa il deputato italiano, se i sentimenti sono quelli descritti». La polemica romana ha avuto ovviamente anche echi a Bolzano dove il consigliere provinciale e segretario regionale di Fli, Alessandro Urzì, non ha avuto dubbi: «Nel passato avevo già avuto occasione di ricordare come indubbiamente il tema non è fra i più urgenti del Paese, di fronte alla crisi economica e ad altre aggressioni dell'identità nazionale, ben più gravi, come quella rappresentata dall'aggressività della stessa Lega Nord. Ma va anche detto - ha proseguito Urzì - che a fronte di un eventuale provvedimento legislativo che andasse nella direzione di introdurre l'insegnamento per la comprensione dell'Inno nazionale non si può pensare che ci sia chi possa chiederne l'esonero o si possa sentire terzo o autorizzato a fare altro. A furia di deroghe, di questo passo, ci siamo trovati nella situazione attuale per cui viene ritenuto legittimo, come sta accadendo per la proposta dei Freiheitlichen, discutere nei salotti buoni della politica addirittura di secessione, quasi fosse un tema normale». «E' stato uno scontro dai contenuti davvero tristi - ha commentato Zeller - che ha fatto riemergere toni nazionalistici che avrei sperato di non sentire più in sede parlamentare. Devo dire che hanno dimostrato sensibilità sulla questione da me posta sia il Pd che l'Udc e la Lega Nord. Non me l'aspettavo dalla Bertolini - conclude Zeller - che evidentemente è stata imbeccata dalla sua collega campano-altoatesina che voleva un tricolore in ogni maso».

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