Scuola, taglio alle spese per 480 mila euro 

La Provincia. I dati presentati da Vettorato durante la clausura di giunta sui primi cento giorni Cancellati corsi di formazione e abbonamenti a riviste. Monitorati i rimborsi per i viaggi



Bolzano. Abbonamenti alle riviste, rimborsi per le «missioni» dei docenti, corsi di formazione con tre o quattro partecipanti: la forbice colpirà senza appello. «Abbiamo previsto razionalizzazioni alle spese per circa 480 mila euro solo per quanto riguarda la scuola italiana», annuncia l’assessore Giuliano Vettorato. Razionalizzazioni cioè tagli. «Il denaro risparmiato da una parte verrà reinvestito dall’altra. Serviranno per assumere 26 docenti nel prossimo anno scolastico», spiega Vettorato. L’elenco delle spese tagliate fa parte del fascicolo riassuntivo sui primi cento giorni di governo provinciale presentato da Vettorato durante la clausura della giunta di giovedì e venerdì a Carezza. Ad ogni assessore è stato chiesto di riassumere il lavoro effettuato, indicare le linee per la legislatura e i margini di risparmio nelle materie di competenza. Vettorato ha presentato le slide su energia e ambiente, cultura, scuola italiana.

«Le iscrizioni per settembre si sono appena chiuse, ma è evidente che ci serviranno più insegnanti, visto che avremo un aumento di 200 studenti», ricordano Vettorato e il sovrintendente Vincenzo Gullotta, che lo ha affiancato a Carezza. I 26 docenti verranno assunti prevalentemente nelle scuole superiori. È stato proprio Gullotta che nelle scorse settimane, affiancato da pochi collaboratori fidati, ha esaminato ogni voce del bilancio della scuola italiana, alla ricerca di sprechi e margini di risparmio. «Non voglio esprimere giudizi sugli anni passati, diciamo che il nostro obiettivo è tenere molto monitorate le spese», spiega Gullotta, «La nota positiva è che il bilancio 2019 per la scuola è cresciuto di 850 mila euro rispetto all’anno scorso». Tra i tagli annunciati nelle scorse settimane, quello alle riviste in abbonamento. Solo da qui sono stati recuperati circa 40 mila euro. «Abbiamo lasciato però gli abbonamenti on line», precisa il sovrintendente.

Poi il capitolo dei corsi di aggiornamento, organizzati attraverso agenzie esterne e, in larga maggioranza, attraverso l’area pedagogica. Sulla formazione dei docenti si prevede una robusta riorganizzazione. «Abbiamo trovato oltre cento corsi di aggiornamento, alcuni dei quali frequentati da meno di cinque persone», ricorda Vettorato. Queste le nuove direttive, elenca Gullotta: «Più importante del taglio di qualche corso sarà la riorganizzazione del settore: invece di proporre offerte sulle materie più disparate, prevederemo focus triennali sui temi principali, come ambiente, tecnologia, orientamento e successo formativo. Al di sotto di dieci partecipanti, i corsi non partiranno». Poi il capitolo delle note spese. «Ci saranno maggiori controlli sulle missioni dei docenti», così Gullotta. Depennati anche alcuni progetti giudicati non indispensabili e contributi per viaggi all’estero, «poco utilizzati».

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