BOLZANO. Dati positivi per le iscrizioni alle scuole dell’infanzia italiana. L’annuncio arriva dall’assessore Christian Tommasini. Il commento è scontato: «Con tutte le polemiche di questi mesi sul nostro modello di scuola e la fuga verso le scuole tedesche, non può che incoraggiarci l’aumento dei bambini iscritti nella scuola italiana». Sono definiti ormai i conteggi delle iscrizioni alle scuole materne per il prossimo anno scolastico. E sarà il primo anno in cui entreranno in vigore le misure adottate dalla Provincia per scoraggiare l’iscrizione di bambini italiani e stranieri nelle scuole materne tedesche. Nella seduta di giunta di martedì gli assessori Philipp Achammer e Tommasini presenteranno le rispettive delibere con il numero dei bambini iscritti e le dotazioni di organico.

Complessivamente ad oggi le iscrizioni per il prossimo anno scolastico nelle materne italiane sono 3.460 (+62), annuncia Tommasini, «I numeri sono tra l’altro destinati ad aumentare». Importante il dato di Bolzano, viene segnalato, «dove con 1.707 iscrizioni ci saranno ben 75 bambini e bambine in più». Saranno istituite 174 sezioni in tutto il territorio provinciale, con l’aumento di una sezione rispetto all’anno scolastico in corso, e precisamente a Bronzolo.

«Restano stabili le sezioni a Bolzano», ancora Tommasini, «dove, in accordo con il Comune, si registrerà l’apertura della seconda sezione in lingua italiana nella scuola del rione Casanova. Si tratta di una nuova scuola che ha suscitato nelle famiglie comprensibilmente un grande interesse». Viene così confermata la contestuale diminuzione di una sezione alla scuola dell’infanzia Raggio di Sole (via Genova).

«L’aumento progressivo registrato in questi anni, conferma la bontà degli investimenti e delle progettualità attuate nelle scuole, sia per quanto riguarda il plurilinguismo, che la dimensione pedagogico- didattica», rivendica Tommasini, «Grazie a questo trend positivo inoltre si potranno non solo mantenere i posti di lavoro, ma verranno anche aumentati i posti per il sostegno e l’integrazione». Sono inoltre in cantiere alcuni progetti didattici innovativi, «che costituiranno ulteriori sfide nel panorama educativo, affinché le scuole dell’infanzia rappresentino sempre più interessanti laboratori di ricerca per i nostri bambini e le nostre bambine».

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