Scuole materne italiane, stranieri al 23% 

Negli asili tedeschi i bimbi di origine straniera sono l’11%. Ma l’82% è nato in Italia. Iscrizioni complessive in aumento


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Scuole materne, numeri leggermente in aumento. I bambini iscritti alle scuole per l’infanzia in Alto Adige sono 16.698 (dati aggiornati alla fine di ottobre), 48 in più rispetto all'anno precedente. Sono suddivisi in 343 scuole e 788 sezioni. Il 74,3% frequenta una scuola dell'infanzia di lingua tedesca, il 21,6% una scuola di lingua italiana, mentre il dato delle vallate ladine è del 4,1%.

Questi e altri dati emergono dallo studio Astat pubblicato ieri. Per quanto riguarda i bambini di origine straniera, il loro impatto sul totale è del 13,9%: in numeri assoluti si tratta di 2.321 bambini, l'82.2% dei quali è però nato in Italia. Il trend è in crescita (+8,3% negli ultimi cinque anni).

Rispetto a dieci anni prima, invece, il numero di bambini autoctoni iscritti è aumentato di 441 (+3,2%), mentre il numero di bambini stranieri è salito di 1.122 ovvero +93,6%.

Più nel dettaglio, se il valore medio tra tutte le scuole materne è del 13,9 per cento, nelle scuole in lingua italiana si registrano 23,9 stranieri ogni 100 iscritti, mentre nelle scuole in lingua tedesca tale quota si attesta su 11,3 ed in quelle delle località ladine su 8,4 ogni 100 iscritti. Questi bambini provengono prevalentemente da un paese europeo esterno all’Ue (36,5%), il 21,7% proviene dall’Asia, il 20,3% da un paese Ue ed il 18,5% dall’Africa. Se si considerano le singole nazionalità, gli stati più rappresentati sono l’Albania, con 359 bambini, il Marocco (292), il Pakistan (252), il Kosovo (199), la Macedonia (137) e la Romania (127). 91 sono i bambini che provengono da paesi di lingua tedesca (Germania, Austria e Svizzera), di cui 68 frequentano una scuola dell’infanzia in lingua tedesca, 21 una in lingua italiana e 2 una scuola dell’infanzia nelle valli ladine.

Per bambini stranieri, precisa l’Astat, si intendono quelli che non possiedono la cittadinanza italiana. Sono pertanto esclusi i bambini con doppia cittadinanza, se una di queste è italiana.

Tamara Oberhofer (Freiheitlichen), autrice della mozione approvata in consiglio provinciale sulla «schedatura» etnica degli iscritti alle materne tedesche, ne approfitta per ribadire: «Pressione massiccia dell’immigrazione sugli asili sudtirolesi». Gli insegnanti, accusa la consigliera, «sono schiacciati dai problemi di comunicazione provocati dall’aumento dei bambini stranieri che non parlano le lingue locali». Le istituzioni devono trovare le soluzioni, aggiunge Oberhofer, «bisogna avere il coraggio di fermare l’immigrazione». Come visto, l’82% dei bimbi stranieri nelle materne è nato in Italia. Ma Oberhofer lancia l’appello: «Bisogna tutelare le nostre tradizioni di minoranza linguistica».

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