Scuole “salvate” dai bambini stranieri

In un anno persi 215 alunni, i figli degli immigrati compensano in parte l’emorragia. Senza di loro svanirebbero 23 classi


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. Sarebbero 215 gli alunni in meno nelle scuole primarie dell’Alto Adige per l’anno 2014/2015. Per l’Astat, l’istituto provinciale di statistica, il calo è da imputare agli alunni di cittadinanza italiana, passati da 24.824 nel 2013/2014 a 24.472 di quest’anno, un calo netto di 352 alunni su complessivi 27.771 distribuiti nelle 326 scuole elementari nella provincia di Bolzano.

Davvero curioso dunque diventa il dato che emerge confrontando la diminuzione di iscritti di cittadinanza italiana (352) con la diminuzione complessiva ( 215) alunni.

L’Astat spiega che a salvare in parte l’emorragia di scolari italiani sono i figli degli stranieri, con i loro 111 alunni più, tra i quali, nel conteggio, vengono esclusi i bambini con doppia cittadinanza se una di queste è italiana. A conti fatti, calcolando una media statistica di 15,3 alunni per classe verrebbero a mancare 14 classi, un numero, che senza l’apporto degli stranieri salirebbe a 23.

Una cifra importante che con molta probabilità costerebbe la chiusura di una scuola all’anno. Un problema destinato a riversarsi, negli anni successivi, sulle scuole e gli istituti di grado superiore con conseguenze facilmente immaginabili sul piano della perdita di decine di posti di lavoro. Un’emorragia che la dice lunga sul calo demografico che nella nostra provincia non è neanche tra i più considerevoli,

Dunque è grazie agli stranieri e a una previsione che vede un incremento degli alunni stranieri se l’istituzione scolastica non risentirà del calo demografico. Si stima che nel corso del prossimo quinquennio il numero di stranieri compresi nella fascia d'età tra i tre anni, soglia d'accesso per le scuole dell'infanzia, ed i diciotto, subirà un aumento superiore al 40% passando da 9.628 stranieri nell'anno in corso a circa14.000 nel 2018.

Negli ultimi 18 anni c'è stato una costante crescita delle iscrizioni: si è passati dall'1,1% di bambini stranieri sul totale degli iscritti registrato nell'anno 1995/96, al 13,2% dell'anno 2012/13. Questo incremento - secondo l'Istituto di statistica - interesserà, con la stessa intensità, tutte le fasce analizzate e conseguentemente i diversi gradi scolastici, dalle scuole dell'infanzia alle secondarie di secondo grado.

Attualmente nelle scuole primarie gli stranieri sono 3.299 ovvero il 11,9 di iscritti su 100. Di questi tanti quelli che scelgono una scuola di lingua Italiana: 24,6 su 100 secondo gli ultimi dati, mentre nelle scuole tedesche il valore si attesta su 8,2 bambini ogni 100, dato che scende a 5,6 nelle località ladine.

Maggiore comunque la presenza di stranieri nelle scuole di lingua tedesca, 1653 circa, essendo anche quelle che con il maggior numero di iscritti 72,6% del totale contro il 23% di madrelingua italiana in cui gli stranieri sarebbero circa 1.571. La maggior parte di questi stranieri provengono da un paese europeo, esterno all’UE (il 39,1%), mentre il 23,2% vengono dall’Asia, il 18,1% dall’Africa e il 15,4% da un paese facente parte la comunità europea. Considerando le singole nazionalità l’Albania è lo stato più rappresentato con 564 alunni seguito dal Pakistan con 406, il Marocco 399, il Kosovo 243 e la Macedonia con 231 bambini.

Infine sono 140 gli alunni stranieri provenienti da una nazione di lingua tedesca come Germania, Austria e Svizzera.

Significativo è anche l’abbandono dell’insegnamento della religione in concomitanza con l’aumento degli alunni stranieri. Nell’anno scolastico in corso sono stati 1892 di cui 1387 stranieri gli alunni che hanno deciso di non avvalersi dell’educazione religiosa, circa il 6,8%. Considerando solo i bambini di cittadinanza italiana il dato scende al 2,1%.

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