LIVINALLONGO. Dopo il referendum per il passaggio al Trentino-Alto Adige, nulla si è più mosso concretamente per chi voleva cambiare Regione, ma i fodomi rafforzano sempre più e in ogni modo gli antichi legami con i vicini altoatesini. Passando anche per la coralità parrocchiale.

«Tramandare la tradizione del repertorio musicale sacro ereditato dalla diocesi di Bressanone»: così il direttore del coro parrocchiale San Iaco di Pieve di Livinallongo, Denni Dorigo, spiega la decisione del sodalizio di presentare la domanda, accetta formalmente nei giorni scorsi, di entrare a far parte del "Verband der Kirchenchöre Südtirols", ovvero l'Unione dei cori parrocchiali dell’Alto Adige.

«Tutto è nato durante lo scorso Avvento – spiega Denni Dorigo – quando abbiamo assistito a un concerto nel duomo di Bressanone. In quella occasione abbiamo conosciuto il direttore del coro del duomo, Heinrich Walder. L'amicizia si è poi estesa al presidente del Vks, Teodor Riffeser, grazie al quale abbiamo potuto conoscere la grande attività proposta dall'associazione: concerti, corsi per maestri e coristi. Il presidente si è riservato, ovviamente, di decidere in merito alla nostra domanda di adesione. Poi nei giorni scorsi è arrivata, con nostra soddisfazione, la risposta, ed era positiva. Nella decisione di certo ha pesato a nostro favore l'appartenenza del nostro decanato, fino al 1964, alla diocesi di Bressanone. C'è da dire comunque – chiarisce meglio Dorigo – che dell'associazione fanno parte anche altri cori di località del Tirolo storico, oggi Austria ( la diocesi di Bressanone arrivava fino a Innsbruck, ndr)».

Una decisione storica, quindi.

«Sì. D'altra parte il nostro repertorio sacro è molto più simile e legato a quello dei cori del Sudtirolo. Basta assistere a una messa per rendersene conto. Una caratteristica che personalmente ho voluto sempre mantenere. Sulla stessa linea sono anche i mie coristi. E spero che questa caratteristica venga accettata dal nuovo parroco che, speriamo presto, ci verrà assegnato dalla diocesi. È una tradizione nostra che anche Cortina (con Bressanone fino al 1964, ndr) ha sempre mantenuto con grande determinazione».

In provincia di Belluno esistono associazioni assimilabili al Vks?

«No. Esiste

l'Asac, ma non è specifica per cori parrocchiali. Il Verband invece ha un'attività mirata molto vasta e il più delle volte noi venivamo a sapere tardi di importanti concerti, magari qui vicino, in Val Badia. Ora, essendo diventati soci, veniamo informati in tempo reale».

«Al presidente – conclude Denni Dorigo – ho fatto presente, ovviamente, che per quanto riguarda i corsi, c'è il problema della lingua, perché vengono fatti in tedesco. Per questo ho lanciato l'idea di formare una sorta di distretto dei cori ladini, in modo da fare i corsi in ladino».

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