La riforma contestata

Seconda lingua, flash mob dei docenti di italiano

BOLZANO. Prima dell'inizio del Consiglio scolastico provinciale di ieri un gruppo di insegnanti di italiano seconda lingua, in segno di protesta per la proposta di modifica della classe di concorso...



BOLZANO. Prima dell'inizio del Consiglio scolastico provinciale di ieri un gruppo di insegnanti di italiano seconda lingua, in segno di protesta per la proposta di modifica della classe di concorso di cui sono titolari, ha organizzato sulle scale del Consiglio provinciale, dove si teneva la riunione, un flash mob tenendo alzato un libro (un classico della cultura italiana da Dante a Levi) come simbolo della cultura. L’insegnamento dell’italiano nelle scuole di lingua tedesca svilito, trattato alla stregua di una qualsiasi lingua straniera. Sarà questo - secondo molti professori di italiano nelle scuole tedesche - il pericoloso effetto della riforma dell’esame di seconda lingua alla maturità, che a partire dall’anno scolastico in corso diventa, se non uguale, molto simile ai test per ottenere le certificazioni linguistiche.

Ed è per questo e per le conseguenze che nel medio e lungo periodo si avranno nei rapporti tra i due gruppi - non per la cattiva volontà di adeguarsi alle nuove modalità d’esame - che un gruppo di una sessantina di professori di italiano nelle scuole tedesche ha inviato una lettera-appello al Ministero chiedendo che il nuovo esame venga bloccato. Ciò anche in virtù del fatto che Roma ha già annunciato la volontà di eliminare la terza prova (quizzone) dell’esame di maturità in cui, per l’Alto Adige, è prevista la verifica della conoscenza di seconda lingua. Ieri il flash mob in occasione dei lavori dei consiglio scolastico.

Una protesta quella di ieri, che ha avuto degli effetti, almeno sul consiglio scolastico provinciale, che doveva dare il proprio parere consultivo, obbligatorio ma non vincolante, su una nuova proposta di deliberazione della giunta provinciale che ha per oggetto: «Classi di concorso della scuola secondaria di I e II grado».

«Gli emendamenti da noi proposti al consiglio scolastico - spiega Alessandra Spada, del comitati dei docenti di italiano seconda lingua - sono stati accolti all'unanimità, anche con il voto favorevole dei rappresentanti delle Intendenze scolastiche. Quindi dovrebbe essere reintregato il termine cultura nella denominazione della nostra classe di concorso all'interno della delibera che dovrà essere votata in Giunta Provinciale. Lo stesso vale per tedesco seconda lingua».













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