«Sei di San Giacomo se...» la nostalgia trionfa in rete

Dopo Bolzano e Laives, l’iniziativa spopola tra i residenti della grande frazione. Convocazione per una “maxi pizzata”


di Bruno Canali


LAIVES. Come un fiume in piena, dilaga su Facebook la "Sei di ... se..." e dopo Bolzano e Laives (dove i post si contano a migliaia) è la volta di San Giacomo. Anche lì, una volta "gettato il sasso", su Facebook è un florilegio di dichiarazioni, al punto che i promotori hanno anche organizzato una "pizzata” al ristorante Wuerstlhof di San Giacomo per tutti coloro che vorranno esserci. Per partecipare bisogna prenotare entro il 12 febbraio chiamando Sara al 347 9993711 (fra le 13 e le 14 o 20-21) o mandare un messaggio all'indirizzo lorenapiaia@yahoo.it.

Ormai si può parlare di un fenomeno sociale, che sta coinvolgendo centinaia di persone le quali affidano ai post botta e risposta in merito alle qualità che si debbono avere per potersi dichiarare di uno posto o dell'altro. Fra Laives e San Giacomo, una differenza balza subito all'occhio ed è la scelta della lingua, quasi un marchio di origine difficile da clonare: i post di Laives sono in massima parte scritti usando il vernacolo trentino (talvolta in modo abbastanza approssimativo), mentre a San Giacomo va per la maggiore la lingua italiana.

In comune, invece, c'è la curiosità (e la nostalgia) per il passato, quando queste realtà erano poco più che un paese. E allora, via con "Sei di San Giacomo se... andavi in bici al lido di Termeno". Così come ci si può annoverare fra residenti doc della frazione fra Laives e Bolzano "Se...conosci colui il quale, aprendo una lattina di Coca Cola, ha vinto una Y10 rossa!!!".

Ovviamente non poteva mancare un classico e quindi, Luana scrive che "Sei di San Giacomo se... andavi a fare la via crucis alla chiesetta con le fiaccole”, o "Se...andavi in cesa la sera alle 20 al fioretto".

Fra i molti post emerge qua e là anche l'anima rurale della frazione e, infatti, per Karin "Sei di San Giacomo se.... almeno una volta sei andato a pelar pomi col slotter" o"Se... frequentavi le elementari di San Giacomo e tanti anni dopo ritrovi tuo figlio nella stessa classe" e, aggiunge subito Karin non senza ironia, "e dopo 30 anni non è cambiato niente!!!".

L'iniziativa poi offre una ribalta privilegiata anche per postare foto storiche dell'abitato di San Giacomo, in qualche caso reliquie uscite da qualche cassetto. Vi si trovano vecchi angoli quasi dimenticati: la macelleria Carli o il tram che faceva la spola fra Laives e Bolzano, passando proprio per San Giacomo.

In una società sempre più frenetica, dove tutto viene dimenticato in fretta, tanta gente mette in atto una sorta di "resistenza", rispolverando tempi che non ci sono più, per rivendicare, non senza orgoglio, che puoi considerati dei nostri solo se ricordi persone, posti aneddoti e episodi che non ci sono più.

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