Sel-Aew, fusione da 100 milioni l’anno

Agli utili attesi vanno aggiunti 400 milioni di investimenti in 5 anni. La Provincia, a breve, non avrà più la maggioranza


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Chi si ferma è perduto»: il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli ha rispolverato il titolo di un film del 1960 di Sergio Corbucci, con Totò, per sottolineare la portata della fusione tra Sel-Aew, che consentirà a breve di avere un polo unico dell’energia in Alto Adige. Per capire che si tratta di una svolta epocale - suggellata dalle firme del governatore Kompatscher, dei sindaci di Bolzano Spagnolli e Merano Januth, dei presidenti di Sel Sparber, di Aew Marchi e di Selfin Helfer - basta mettere a fuoco le cifre del nuovo player: 1,5 milioni di euro di fatturato, 1.000 collaboratori ma soprattutto 400 milioni di euro di investimenti nei prossimi 5 anni e 100 milioni di utili l’anno. In questo contesto di ampio respiro, con prospettive economiche e lavorative interessanti anche per il medio-lungo periodo, sottolinea il sindaco di Bolzano, gli emendamenti di Margheri «sono briciole». Meglio focalizzare l’attenzione sui termini di un accordo, che già eri - come ha sottolineato il presidente Kompatscher - era online. «Massima trasparenza anche verso i cittadini. Per quanto ci riguarda, in ogni caso, siamo di fronte ad una pietra miliare per l'energia altoatesina».

L’ok della Provincia. Nella seduta straordinaria della giunta provinciale di ieri mattina è arrivato il via libera all'accordo quadro sulla riforma gestionale, «con il quale la Provincia rinuncia al suo ruolo di azionista di maggioranza a favore dei Comuni», ha aggiunto l’assessore Richard Theiner.

Cifre & tariffe. «La riorganizzazione del settore - ha proseguito Arno Kompatscher - consentirà di attuare una nuova politica tariffaria, di assicurare l'approvvigionamento energetico e, più in generale, di migliorare ulteriormente la qualità del servizio». Dal punto di vista economico, i benefici della fusione sono espressi in maniera più chiara dai numeri che dalle parole: le analisi, infatti, parlano di una potenziale crescita dei profitti nell'ordine dei 23-28 milioni di euro l'anno grazie alle sinergie sfruttabili dal punto dei vista dei costi, e di circa 20 milioni annui in più per le sinergie legate ai ricavi. Circa un migliaio di dipendenti, un utile al netto delle tasse nell'ordine dei 100 milioni di euro, la nuova società unica dell'energia diventerà il più grande contribuente altoatesino e uno dei principali datori di lavoro, senza contare l'ottimo potenziale per quanto riguarda l'offerta di posti altamente qualificati.

Gli investimenti. «Nei prossimi 5 anni - ha commentato l'assessore all'energia Richard Theiner - sono previsti investimenti da parte della nuova società per circa 400 milioni di euro, che rappresenteranno un importante volano per l'innovazione e la ricerca nel settore dell'energia. Grazie alla fusione tra Sel e Aew, riusciremo a creare un'azienda fortemente orientata al futuro, che sarà fra i primi tre operatori nazionali per quanto riguarda l'energia rinnovabile prodotta da fonti idroelettriche, e che contribuirà a creare un grande valore aggiunto per tutto l'Alto Adige». «Abbiamo firmato - commenta il sindaco Spagnolli - l'atto costitutivo della grande società che produrrà e venderà energia elettrica in tutto il nostro territorio, una società in grado di produrre utili e risorse per gli enti pubblici e dunque ricchezza per tutta la popolazione. Si tratta di un importante passo avanti verso un futuro di autogoverno e di benessere, nel segno delle continuità della nostra storia».

La riorganizzazione. Sarà ultimata entro l’estate e il difficile sarà riorganizzare i singoli uffici cercando di sfruttare a pieno le potenzialità di ogni singolo dipendente. Non dovrà essere, dunque, una fusione a freddo.

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