«Sellaronda Bike day», la carica dei 20 mila sui passi dolomitici
Hanno scalato Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena Gli organizzatori: «Un volano anche per il turismo»
SELVA GARDENA. Ormai non è più il caso di parlare di record: la decima edizione del «Sellaronda Bike day», disputatosi ieri attorno al gruppo del Sella, ha fatto registrare la presenza di oltre 20 mila ciclisti. Favoriti anche dalla splendida giornata di sole (qualche goccia di pioggia è caduta solo in Alta Badia e nella parte alta della Gardena) ha favorito l'eccezionale afflusso degli appassionati del pedale. Che hanno premiato, un'altra volta, lo sforzo del comitato organizzatore. Dimostrando, nel contempo, che la chiusura anche parziale del traffico motorizzato sui passi è una necessità, perché le bici abbiano lo spazio che si meritano. Fra due domeniche si correrà la Maratona dles Dolomites, la granfondo ciclistica sempre con le strade chiuse. Il 13 settembre un'altra edizione del Sellaronda Bike day, un'altra volta con le strade chiuse al traffico motorizzato. Due esempi da seguire se davvero si hanno a cuore le Dolomiti e la valorizzazione dei Monti Pallidi proclamati, dall'Unesco, patrimonio naturale dell’umanità.
Ieri la partecipazione era gratuita. Come da dieci anni a questa parte. Si poteva partire da tutte le località ladine attorno al Sella: poi bastava pedalare su Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena. Hanno sudato, e si sono divertiti, in 20 mila. Compresi i bambini accompagnati dai loro genitori. Ma erano tanti i cicloamatori che hanno sfoggiato le loro bici supertecnologiche e super costose. Hanno faticato anche loro in salita, esagerando con la velocità in discesa. Hanno sfiorato, il più delle volte, le famiglie che procedevano con prudenza. Ma, per fortuna, non s'è verificato alcun incidente. Il comitato organizzatore ha preso atto, con soddisfazione, del fatto che al via si sono presentati numerosi stranieri. Evidentemente il fascino di pedalare, in tutta tranquillità, fra le Dolomiti sta valicando anche i confini dello Stato. C'è da scommettere una cifra nell'ipotizzare che a settembre e nelle edizioni dei prossimi anni i partecipanti provenienti dall'esterno aumenteranno. La Ladinia ha vissuto ieri una giornata importante. I vari paesi hanno organizzato diverse manifestazioni che hanno fatto da contorno, gradito da tutti. Sui passi gli esercizi ricettivi hanno garantito da bere e da mangiare. Chissà se anche loro si stanno convincendo che solo le bici sui passi possono diventare un affare. Oltre che fornire un contributo, essenziale, per la valorizzazione delle Dolomiti che, senza traffico, sono più belle. E anche più accoglienti.
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