Semestre europeo, la «prima» a Bolzano

Renzi a Castel Presule il 5 luglio con il cancelliere austriaco Faymann. Kompatscher: «Per noi è un’occasionissima»



BOLZANO. Bolzano per due giorni crocevia della politica europea. Anzi, Castel Presule di Fiè allo Sciliar, luogo del cuore del presidente provinciale Arno Kompatscher, che è riuscito a mettere insieme una notevolissima platea di ospiti italiani, tedeschi e austriaci il 4 e 5 luglio per il convegno «Europa delle Regioni». Ci sarà il presidente del Consiglio Matteo Renzi, per il quale l’appuntamento altoatesino rappresenterà l’avvio del semestre italiano di presidenza europea. E proprio questo è stato l’aggancio suggerito da Kompatscher nell’invito per il convegno, dove Renzi si confronterà con il cancelliere austriaco Werner Faymann, il giovane ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz, i colleghi ministri Federica Mogherini (Esteri), Maria Carmela Lanzetta (Affari regionali), l’influente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. In forse la presenza dell’ex premier ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi.

Fare partire il semestre europeo a guida italiana dall’Alto Adige, cerniera tra nord e sud Europa. «Mi è sembrata una idea efficace, che è piaciuta a Renzi perché è simbolica e concreta, e punta sul fare. Il premier parteciperà al convegno sull’Europa delle Regioni, poi visiterà il cantiere del Bbt», racconta Kompatscher, «Cosa c’è di più azzeccato del Bbt per simboleggiare una Europa collegata, in cui i confini contano sempre di meno e devono iniziare a contare di più le regioni?». Con Renzi si è costruito da oltre un anno un rapporto di stima e affinità che sta diventando consuetudine. Con Delrio la conoscenza è più radicata, cementata negli anni di frequentazione all’Anci, con Kompatscher sindaco e Delrio presidente dell’associazione dei Comuni. L’invito al convegno del 4 e 5 luglio è nato così, tra le telefonate, gli incontri e i messaggi sulla riforma costituzionale e il nuovo accordo finanziario Stato-Provincia, che ancora non decolla. Con gli austriaci, alla granitica rete di rapporti della Svp la generazione di Kompatscher e dell’Obmann Philipp Achammer sta affiancando il rapporto privilegiato con Kurz.

Kompatscher già da mesi pensava di creare una occasione in cui intrecciare tutti questi fili. «È una occasionissima per noi, ma credo che possa essere interessante anche per Renzi. È la prima volta che un premier italiano e un cancelliere austriaco si incontrano in terra altoatesina».

Il convegno. Castel Presule ospita tradizionalmente il convegno annuale organizzato dal Südtiroler Bildungs Zentrum. La Provincia ha deciso di innestarsi, affiancando all’appuntamento scientifico del 4 luglio con relatori delle università di Monaco, Innsbruck e Ferrara, la giornata del 5 luglio più politica, che avrà come momento culmine la tavola rotonda con Renzi, Faymann e i ministri. La riflessione sull’Europa, i rapporti con gli Stati e le regioni, la frammentazione dei poteri, la democrazia, sarà il filo conduttore delle due giornate. Kompatscher ricapitola gli spunti che hanno permesso di costruire la platea di ospiti: «Li ho convinti che, proprio all’inizio del semestre europeo, può essere l’occasione per parlare di una Europa dei cittadini in un’epoca attraversata da un profondo sentimento antieuropeo. È un sentimento che ritengo ingiustificato, cui si deve reagire avendo una posizione chiara e un progetto convincente. Gli Stati hanno dovuto cedere parte della sovranità all’Europa e forse ci si è fermati troppo presto, rendendo difficile l’operazione dell’euro. È il momento di avviare la fase successiva, il trasferimento di poteri alle regioni».

Il luogo. Chiusa l’èra Durnwalder, il luogo simbolico del potere provinciale si trasferisce da Castel Tirolo a Castel Presule? Kompatscher antepone motivi logistici: «Castel Tirolo è complicato per l’accesso in occasioni come queste». Ma non si sottrae su Castel Presule. Non è solo un luogo di ricordi familiari, perché il padre Walter, già sindaco di Fiè, è stato uno dei personaggi centrali del Kuratorium che acquistò e restaurò il castello: «Castel Presule ospitava Leonhard von Völs, che fu capitano del Tirolo (nel periodo 1498-1530) sotto l’imperatore Maximilian, godendo ampi poteri di autonomia. Potremmo dire che il mio “predecessore” governava secondo una logica di sussidiarietà in un contesto plurilingue. Quindi sì, la scelta di Castel Presule è simbolica...».

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